(Rinnovabili.it) – Il Venezuela sta raccogliendo le forze per il raggiungimento di un obiettivo energetico ambizioso: creare un sistema a doppia alimentazione che dipenda al 50 per cento dalla fonte idrica e per l’altra metà da centrali termoelettriche. Grazie a questo progetto si potrà sfruttare al meglio il potenziale energetico della stagione delle piogge compensando durante i periodi di siccità attraverso l’impiego di fonti come petrolio e gas e garantendo così una copertura totale del fabbisogno energetico del paese. A dichiararlo è stato il vice ministro dell’energia venezuelano, Javier Alvarado, forte sostenitore della necessità di intraprendere anche percorsi paralleli che portino a ridurre l’attuale dipendenza del paese dalla diga del Guri, che al momento fornisce circa il 70% dell’energia che il Venezuela consuma.
Grazie ai “precedenti piani”:https://www.rinnovabili.it/chavez-premiare-i-consumatori-virtuosi-aiutera-il-paese-800613, attuati dal “febbraio”:https://www.rinnovabili.it/venezuela-il-programma-anti-crisi-colleziona-successi-800836 scorso e alla collaborazione della popolazione, è stato possibile organizzare piani di emergenza affinché i circa 9000 utenti presenti sul territorio non rimangano più senza elettricità.
Il piano di risparmio per i consumatori “è stato un successo” visto che l’84% degli utenti è riuscito a risparmiare il 38,8% dell’energia normalmente consumata, superando l’obiettivo del 20% fissato dal governo “dopo più di due mesi di attuazione. Ciò significa che sono stati risparmiati circa 200 megawatt, che è l’equivalente della domanda di energia elettrica di Guarenas e Guatire.