L'Authority stabilisce i nuovi prezzi di riferimento per quel che concerne il mercato dei certificati verdi: il valore medio è pari a 67,18 euro
(Rinnovabili.it) – L’ultima riunione dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas risale a tre giorni fa, ma i suoi contenuti sono stati resi noti soltanto in data odierna: il vertice aveva come obiettivo principale quello di determinare con precisione il valore medio del prezzo con cui cedere l’energia elettrica, in base a quanto disposto dal Decreto legislativo 387 del 2003 (si tratta dell’attuazione della direttiva comunitaria 77 del 2001, relativa alla promozione dell’elettricità derivante da fonti rinnovabili nel mercato interno). L’importanza è evidente, visto che tramite queste scelte si è potuto quantificare il prezzo di collocamento all’interno del cosiddetto “mercato dei certificati verdi”. Tenendo conto di tutti i provvedimenti e delle deliberazioni che sono stati adottati fino al 2009 in questo ambito e considerando che per determinare questa stessa tariffa per gli anni successivi al 2008, il valore medio è stato reso pari alla media aritmetica dei prezzi zonali orari (quelli stabiliti giorno per giorno dalle dinamiche della Borsa Elettrica), l’Autorità è stata in grado di calcolare il prezzo relativo allo scorso anno. La delibera è molto chiara e mette in luce come il valore medio debba essere pari a 67,18 euro per ogni MWh. I certificati verdi consentono di incentivare le fonti rinnovabili e la loro introduzione, che risale ormai al 1999, deriva dall’obbligo di immettere nel sistema elettrico nazionale una quantità minima di questo tipo di elettricità da parte di produttori e importatori.