Lo stato americano del New Hampshire darà il battesimo ad particolare esperimento: incrementare la produzione di una centrale a carbone bruciando i gusci dei semi di cacao
Produrre energia nel New Hampshire potrebbe non esser mai così ecologico e così…gustoso. Sì perché nella città di Portsmouth la compagnia elettrica statale e la sede statunitense della società Lindt hanno firmato un accordo per l’avvio di un progetto davvero particolare: impiegare la cioccolata nel processo di generazione elettrica. Ad essere usati, per la precisione, saranno i gusci dei semi di cacao, sottoprodotto di scarto del processo lavorativo, che verranno ridotti in polvere e miscelati al carbone con un rapporto di 1 a 33. L’esperimento servirà a determinare innanzitutto la possibilità di implementare la tradizionale produzione con questo nuovo tipo di biomassa, mantenendo la stessa efficienza e in secondo luogo un’eventuale riduzione delle emissioni. La percentuale iniziale, tuttavia, non sembrerebbe essere poi così determinante sulla riduzione del livello di inquinamento tradizionalmente prodotto. La soluzione fa gola soprattutto al gruppo Lindt, in previsione dell’opportunità di smaltire un rifiuto altrimenti destinato alla discarica o nella migliore delle ipotesi al compostaggio.