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Centrale biomasse a Pontina, maxi investimenti di 80 MLN

“La nostra è una impresa a tutti gli effetti, con guadagni per la nostra società, ma anche per gli imprenditori agricoli della provincia che ci ospita”. Per la prima volta l’amministratore della “Pontinia Rinnovabili Srl”, Fabio Ferretti, esce allo scoperto dopo oltre sette anni dall’inizio dell’iter burocratico per ottenere l’autorizzazione a costruire la prima Centrale termoelettrica a biomasse da 20 mega watt l’ora nell’area industriale di Mazzocchio a Pontinia, in provincia di Latina. “Si tratta di un impianto importante – ha aggiunto Ferretti – che dovrà coprire un tempo di operatività che va da un minimo di 18 anni ad un massimo di 33. Un periodo durante il quale dovremo attingere per forza di cose dal materiale di scarto e di potatura prodotto dagli agricoltori pontini, dal Mercato ortofrutticolo di Fondi e dal parco Nazionale del Circeo, tanto per fare alcuni esempi. E si tratterà di biomasse che noi pagheremo con relativi guadagni per gli imprenditori agricoli quando, invece, fino ad oggi andavano tutte a finire nelle discariche centrali con relative spese di smaltimento sostenute sempre dagli stessi agricoltori”. La struttura prevede, sempre secondo l’amministratore della società, un indotto occupazionale di 50 unità per la gestione e la manutenzione dell’azienda, oltre ad altre 300 unità che lavoreranno per la raccolta di tutte quelle biomasse che proverranno dall’area pontina, dando così vita alla prima filiera corta della zona dalla quale realizzare energia elettrica da distribuire nella rete nazionale. Il progetto, qualora dovesse ottenere il nulla osta alla realizzazione, godrà anche di un contributo del Ministero per le attività produttive di 8,8 milioni di euro. L’investimento totale è invece di circa 80 milioni di euro.
Cli/Rm/Noc