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Celle solari in carta, ecco il fotovoltaico del domani

Celle solari in carta, i cui circuiti vengono stampati grazie ad una tecnica che simula il funzionamento delle stampanti a getto d'inchiostro. L'innovazione nasce dalla collaborazione italo-americana verso un futuro 'solare'

(Rinnovabili.it) – Nell’ambito di un progetto incentrato sulla messa a punto di innovative soluzioni energetiche il MIT, Massachussets Institute of Technology, ha realizzato una cella solare in carta presentata dal presidente stesso dell’Istituto, Susan Hockfield, e da Paolo Scaroni, presidente di Eni, in occasione dell’inaugurazione del Solar Frontiers Research Center (SFC). “Da questo progetto non ci aspettiamo risultati che impatteranno sui nostri conti economici nell’arco dei prossimi anni”, ha precisato Scaroni, “ma certamente il futuro è qui”. “Ci auguriamo che Eni possa giocare un ruolo importante nelle energie alternative che rimpiazzeranno il petrolio” ha proseguito sottolineando la possibilità che il sole sia la rinnovabile del futuro nonostante “la tecnologia solare usata oggi in Europa sembra inefficiente e costosa, serve qualcosa di differente. Le rinnovabili che sono a disposizione oggi non sono la risposta per il futuro: è per questo che dobbiamo investire”.
Le celle, presentate proprio dal direttore del nuovo centro sopracitato, Vladimir Bulovic, sono momentaneamente in fase di sperimentazione e ancora lontane dalla commercializzazione, tuttavia la tecnica utilizzata risulta sorprendente visto che permette di stampare la carta con materiali organici semiconduttori grazie ad un meccanismo simile a quello utilizzato da una stampante a getto d’inchiostro: mediante questo nuovo sistema si potrebbe ridurre notevolmente il peso delle celle e, di conseguenza, quello dei moduli solari, rendendo più agevole e semplice l’istallazione degli stessi impianti.
I materiali utilizzati dai ricercatori del MIT consistono in tinture a base di carbonio che hanno reso le celle efficienti per l’1,5/2% nella conversione della luce solare in elettricità ma che, essendo applicabili a tutti i tipi di materiali che siano stabili a temperatura ambiente, potrebbero garantire lo sfruttamento di superfici molto vaste.

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