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Carstensen (Wwf): a Bangkok ancora spaccature e sfiducia

Le considerazioni sui magri risultati del summit di Bangkok fatte da un responsabile mondiale del clima del Wwf e le possibilità per i prossimi impegni di Barcellona e poi di Copenhagen

(Rinnovabili.it) – In un’intervista ad RFI – Radio France International, Kim Carstensen, del “Wwf Climate Global Initiative” fa delle dichiarazioni in cui si ritrovano alcune considerazione a margine della conclusione del summit di Bangkok che, come si sa, non ha portato risultati concreti, né fatto passi in avanti di una qualche rilevanza.
“Vi è una profonda spaccatura e una totale mancanza di fiducia tra Paesi ricchi e Paesi poveri – ha commentato Carstensen – I Paesi poveri di fatto non hanno fiducia nei Paesi ricchi e non credono che agiranno seriamente sui cambiamenti climatici, ed i Paesi ricchi non credono che i Paesi poveri siano disposti a fare qualche cosa contro il cambiamento climatico”.
Ma uno dei maggiori problemi è costituito dal mancato impegno degli Stati Uniti d’America sul Protocollo di Kyoto, che come è noto prevede un impegno giuridicamente vincolante per la riduzione dei gas a effetto serra. Questo significa che i leader di tutto il mondo dovranno comunque cercare di realizzare insieme un accordo internazionale con normative misurabili e verificabili.
“Abbiamo bisogno di trovare altre vie per assicurarci che gli Stati Uniti siano parte integrante di un quadro vincolante anche per loro, in modo che essi forniscano l’esempio di uno sforzo di fronte al resto del mondo. Se non succederà niente – conclude Carstensen – sarà estremamente difficile, se non impossibile, mantenere temperature al di sotto della soglia di pericolo di circa due gradi”.

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