La Confederazione Svizzera riassegnerà alla popolazione e alle imprese i fondi provenienti dalla tassa sulla CO2.
(Rinnovabili.it) – La Svizzera ha istituito nel 2008 una tassa sulla CO2, applicata ai combustibili fossili quali gasolio e gas naturale, nell’intento di ridurre le emissioni dei gas ad effetto serra dell’8% entro il 2012, rispetto al 1990, come previsto dal Protocollo di Kyoto. Tale tassa va interpretata come mezzo di incentivazione all’utilizzo a “vettori energetici alternativi” in alternativa ai combustibili tradizionali. La Confederazione ridistribuirà, nel mese di giugno, i proventi della carbon tax, relativi al biennio 2008 – 2010, all’economia svizzera. Nello specifico tali introiti verranno assegnati alla popolazione, la quale dall’inizio del 2010 li riceve sottoforma di riduzione dei premi mensili delle casse malati, e alle imprese svizzere. I proventi elargiti alle aziende sono proporzionati alla massa salariale dei rispettivi dipendenti, i quali, tramite le casse di compensazione dell’AVS, saranno versati o dedotti gli importi che spettano ad ogni impresa. In particolare ogni dipendente riceverà 131,10 franchi per ogni 100.000 franchi di massa salariale, per un importo complessivo di circa 360 milioni di franchi. I maggiori beneficiari della ridistribuzione saranno naturalmente le imprese che hanno utilizzato i combustibili fossili in maniera efficiente, che fanno ricorso alle fonti rinnovabili o che hanno un sostanzioso numero di dipendenti. Lo scorso maggio il Consiglio federale ha inoltre annunciato che dal 2011 la ridistribuzione dei proventi avverrà nello stesso anno di prelievo della tassa.