La vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico, Loredana Capone oggi pomeriggio è a Roma per partecipare all’incontro sulla questione “energie rinnovabili”, convocato dai ministri Fitto e Romani con le Regioni. “È fondamentale – afferma Loredana Capone – garantire l’impegno dell’Italia verso l’energia rinnovabile, oggi più di prima. Per ragioni che sono chiare ed evidenti e non abbisognano di molte parole: 1) la dipendenza dell’Italia dai Paesi stranieri per le altre fonti cosiddette ‘convenzionali’; 2) le difficoltà di una strategia che punti al nucleare, dato il contrasto con la maggioranza delle Regioni italiane e l’insicurezza delle centrali, da ultimo comprovata dall’immane tragedia del Giappone; 3) la presenza di materie prime in Italia che consente a noi più che negli altri Paesi di investire nelle rinnovabili. Per questo dunque è indispensabile che il governo riveda il suo disegno e che, piuttosto che puntare su una strada pericolosa e incerta come il nucleare, insista sulla strada delle rinnovabili. Insistiamo però anche sulla ripartizione degli incentivi con un’inversione di tendenza in modo da garantire la priorità del solare strutturale a favore delle famiglie, delle imprese, dell’agricoltura” “Impegno che la Puglia sta portando avanti con determinazione -ha aggiunto la vicepresidente Capone – La nostra strategia è quella di valorizzare al massimo l’uso del sole per produrre energia, con tetti e pareti su case, edifici agricoli e industriali e garantire a tutti l’opportunità di farlo, generando anche occupazione per i nostri concittadini e le piccole imprese del settore. Non solo, la Puglia sta investendo in ricerca per produrre con materiali e tecnologie estremamente innovative, di qualità e competitive. Al contempo però diventa indispensabile la garanzia di un impegno di tutte le Istituzioni perché gli interventi siano compatibili con l’ambiente e il paesaggio e le regole siano rispettate. Per le realizzazioni sui tetti, al fine di evitare abusi e brutture, abbiamo emanato una circolare per gli uffici tecnici dei Comuni. Sul fotovoltaico sui campi poi il controllo dei Comuni prima, e delle Province poi, dev’essere sempre più attento e accurato. Abbiamo più volte segnalato il rischio di elusione delle norme sulle DIA da parte di imprese sciagurate che frazionano gli interventi presentati per eludere la VIA da parte delle Province e qualche volta persino per evitare di venire in Regione a presentare domanda di autorizzazione unica per non sottoporsi ai 36 pareri necessari. I sequestri di questi giorni dimostrano quanto sia importante per i Comuni alzare la guardia e controllare e verificare le procedure seguite e gli impianti realizzati. In tal senso il protocollo firmato con ANCI e UPI nei giorni scorsi, che chiede controlli severi per evitare furbizie e danni al paesaggio che, per colpa di pochi speculatori, gettano ombre su tutte le imprese oneste del settore”.