La regione Campania è leader per la produzione di energia rinnovabile. Un primato importante per la regione mediterranea che punta ad azzerare entro il 2010 il deficit energetico con un ampio ricorso all’impiego di impianti eolici, fotovoltaici e di centrali a biomasse. Ma anche a sostenere i privati che vogliono adeguare case e strutture con pannelli solari per produrre acqua calda o energia elettrica da integrare con quella della rete tradizionale. Nel bilancio del Consiglio è già stato inserito un pacchetto di aiuti, ora il secondo step da eseguire sarà definire le regole di accesso alle famiglie che vorranno usufruirne e che, oltre agli aiuti regionali, potranno accedere al sostegno nazionale previsto nel settore. A sostegno di imprese e privati si mobilita anche il sistema bancario. La prima mossa è arrivata dal Banco di Napoli, che ha presentato il suo pacchetto di iniziative per lo sviluppo del settore, un fondo di 500 milioni a cui accedere con tassi agevolati. L’obiettivo della Regione è arrivare entro tre anni a produrre mille Megawatt, cioè il 25% del fabbisogno energetico regionale, da risorse rinnovabili. Un obiettivo perseguibile attraverso vari aiuti come i contributi regionali, provenienti dal fondo del Piano per lo sviluppo regionale che copriranno fino al 50% della spesa ammissibile per il solare sanitario e fino al 20% per il solare termico. Mentre per la realizzazione di impianti fotovoltaici, il finanziamento regionale potrà invece coprire il 75% della spesa. Con i recenti investimenti sulle energie rinnovabili è stato abbassato di dieci punti il deficit regionale. La potenza degli impianti di energia eolica è oggi pari a 560 Mw (l’8% del fabbisogno regionale), ai quali si aggiungeranno, entro gennaio 2008, almeno altri 700 Mw.
Il Banco di Napoli ha lanciato una campagna di sostegno agli investimenti in energie rinnovabili. L’istituto, infatti, ha presentato un fondo speciale da 500 milioni per il finanziamento di impianti per la produzione di energia alternativa, destinato alla clientela privata, ai condomini, a piccole e grandi imprese e agli enti pubblici. L’offerta prevede condizioni e importi differenziati per le diverse tipologie di clienti. “È un tema fondamentale non solo dal punto di vista etico, ma anche da quello economico”, sostiene Antonio Nucci, direttore generale dell’istituto, “l’Unione Europea ha stabilito che entro il 2020 il 20% dell’energia consumata nei Paesi membri dovrà provenire da fonti rinnovabili, altrimenti scatteranno sanzioni”.