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Cambiamenti climatici: ozono “dimenticato”

Secondo alcuni ricercatori inglesi l’ozono a bassa quota danneggerebbe le piante, causando un aumento di anidride carbonica nell’atmosfera

Secondo uno studio pubblicato su Nature, tra le cause del “Global Warming” bisognerebbe menzionare anche l’ozono a livello terreno; se infatti gli effetti dell’ozono ad alta quota sono ben noti, non altrettanto si può dire di quello a livello terreno. I ricercatori dell’Università inglese di Exeter sostengono che questo può invece avere effetti dannosi sul clima, dovuti principalmente all’azione sulle piante. “L’ozono troposferico danneggia le piante, riducendo la loro produttività – spiega Peter Cox, che ha coordinato lo studio – il suo impatto però non è considerato dai modelli sui gas serra. Noi abbiamo invece sviluppato un modello che ne tiene conto, e abbiamo scoperto che l’effetto indiretto è della stessa grandezza di quello diretto”. I danni provocati dall’ozono sono visibili soprattutto sulle foglie; questo entra attraverso i pori e danneggia le cellule producendo sostanze dannose e diminuendo l’efficienza della fotosintesi. Tutto ciò si traduce quindi in una maggior quantità di anidride carbonica nell’atmosfera. “Secondo il nostro modello – continua Cox – da qui al 2100 l’impatto dell’ozono sulla produttività delle piante sarà tra il 14 e il 23 per cento, e in certe regioni toccherà il 30 per cento. Le zone più colpite saranno Nord America, Europa, Cina e India, ma anche gli ecosistemi tropicali”. (fonte Ansa)

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