Lo sviluppo e il crescente utilizzo di nuove e potenti applicazioni ICT (Tecnologia dell’Informazione e della Comunicazione) stanno trasformando il panorama politico, consentendo ai cittadini di accedere alle informazioni e interagire, discutere e partecipare alla vita pubblica come mai nel passato. In linea con quest’emergente “democrazia digitale” la Commissione Ue ha deciso di lanciare “l’European e-Participation Day”:https://ec.europa.eu/information_society/events/eparticipation/2009/index_en.htm e dare così voce alla gente comune su temi chiave a livello comunitario, come l’ambiente e i mutamenti climatici. La giornata di oggi non solo offrirà l’occasione per un dibattito di alto livello sulla situazione attuale e prospettive future, ma darà spazio in parallelo all’esibizione dei 21 progetti sperimentali selezionati e finanziati dall’ e-Participation Preparatory Action nel triennio 2006-2009. In campo anche gli italiani. E’ il caso di “eMPOWER”:https://www.ep-empower.eu/, progetto avviato a gennaio del 2009 che si concluderà nel dicembre 2010, con l’obiettivo di far arrivare a politici nazionali ed europei le idee di organizzazioni non governative e cittadini su cambiamenti climatici, foreste, oceani, biodiversità e inquinamento. eMPOWER è coordinato da una società di It e vede tra i partecipanti organizzazioni ambientaliste come Mediterranean SOS Network e Circolo Festambiente, tre agenzie di stampa, tra cui l’Ansa, e due atenei universitari. O “Ideal-EU”:https://www.ideal-eu.net/frontend/index.php progetto partito nel 2008 e che ad oggi già organizzato un dibattito in diretta web con 470 ragazzi dai 16 ai 35 anni da Poitou-Clarents in Francia, a Firenze in Italia, alla Catalogna in Spagna e cui abbiamo già dato notizia in occasione del primo “Town meeting”:https://www.rinnovabili.it/nucleare-quando-il-no-arriva-dai-giovani-702042 organizzato.