Si avverte l'esigenza che l'Europa arrivi preparata, per ridurre o minimizzare i rischi della ristrutturazione dovuta ai cambiamenti climatici.
(Rinnovabili.it) – Clima nuovo? Nuovo lavoro. Questo rischia di diventare uno slogan adatto al momento del “climate change”. Vorrebbe dire ristrutturare la tipologia dell’occupazione in funzione dei cambiamenti del clima. Occorrerà innanzitutto aumentare la consapevolezza dei cambiamenti più prevedibili e delle nuove profressionalità che saranno richieste a medio termine per soddisfare le necessità di una transizione verso una economia a basso contenuto di carbonio.
E’ questo quindi l’argomento dibattuto al Forum oggi a Bruxelles, organizzato dalla Commissione Europea, alla vigilia della ‘Green week’, il maggiore meeting annuale dedicato alla politica ambientale della Ue.
L’obiettivo è insomma quello di rendere disponibili a lavoratori e sindacati informazioni, anche per imparare dalle organizzazioni che per prime hanno accettato la sfida dell’allarme clima adottando provvedimenti che in qualche mondo hanno cercato di anticipare il cambiamento. Inoltre, occorre sottolineare l’importanza di conoscere ed utilizzare le nuove tecnologie che ovviamente tengano conto del pacchetto clima-energia del “20-20-20” porterà infatti ad una transizione ad una economia a basso impatto ambientale simile alla quella informatica.