Assegnato anche per l’anno in corso il riconoscimento per l'uso efficiente delle risorse. Nella valutazione sono compresi il consumo di acqua e di energia, la produzione di rifiuti e le emissioni di CO2
(Rinnovabili.it) – Sono sei organizzazioni, alcune pubbliche, altre private. Hanno diverse nazionalità e campi d’azione differenti. Ad accumunarle è il premio assegnato dalla Commissione Europea ieri sera a Bruxelles per aver dimostrato un impegno a favore dell’ambiente senza pari. L’ambito in cui sono stati valutati i ben 42 organismi iscritti al concorso e provenienti da 15 paesi europei è quello dettato dal sistema europeo di ecogestione e di audit (European Eco-Management and Audit Scheme – EMAS) che dal 1995 – anno in cui è stato istituito – ad oggi conta oltre 5.200 enti aderenti. Si tratta di uno strumento fondamentale per la ‘green growth’ cercata dall’Unione Europea e, per premiare quanti hanno saputo dimostrare d’aver capito il duplice valore dell’Emas, fin dal 2000 la Commissione premia le aziende private e gli organismi pubblici distintisi per i migliori risultati in campo ambientale.
E i sei vincitori di quest’anno, come ha spiegato la stessa Janez Potočnik, commissario per l’ambiente dalla cerimonia di premiazione, “hanno dimostrato che aderire al sistema EMAS è conveniente sul piano economico: limitando il proprio impatto ambientale non si riducono solo le emissioni e i rifiuti ma si risparmia anche energia e denaro”.
Quattro società private, tra cui un’italiana e due enti pubblici. A loro va il riconoscimento per aver gestito al meglio acqua ed energia, ma anche rifiuti e emissioni.
*Soc. Coop. Dog Park a r.l. (Italia):* associazione di beneficienza con sede a Napoli che si occupa di cani randagi e abbandonati; ha ridotto del 30% il consumo d’acqua necessaria per le attività quotidiane di pulizia degli animali e del canile, riutilizzato la carta da ufficio come lettiera nelle cucce e impiegato la tecnologia fotovoltaica per rispondere a parte dei propri bisogni elettrici.
*Ecoprint AS (Estonia):* tipografia nella contea di Tartu e primo servizio di stampa rispettoso dell’ambiente nel mercato estone. Ha impiegato l’acqua piovana nel sistema di bagnatura, ridotto del 44% della carta da ufficio e conseguito risparmi energetici dovuti all’impiego dell’energia eolica e solare.
*Oxfam-Solidarité (Belgio):* l’organizzazione prolunga la vita dei vecchi computer offrendo un servizio di riutilizzo e riciclaggio. Più del 40% dei computer raccolti sono riparati e venduti in negozi di seconda mano, mentre quelli che non possono essere riparati vengono smontati, se ne riutilizzano alcune parti e il resto è inviato al riciclaggio. Oxfam-Solidarité ha usato in due anni il 20% in meno di carta e ha ridotto del 10% le emissioni di CO2 generate dai trasporti rivedendo la pianificazione e gli itinerari delle missioni.
*Mahou S. A. (Spagna):* Produttore di birra che sotto il motto “Crescere senza far crescere l’impatto ambientale” ha ridotto i propri rifiuti da discarica di oltre il 90% grazie ad un maggiore ricorso alla raccolta differenziata oltre ad aver abbassato il proprio fabbisogno di calore attraverso l’impiego di biogas con cui ha ridotto di oltre il 45% le emissioni di CO2 negli ultimi dieci anni.
*Hochschule für nachhaltige Entwicklung Eberswalde (Germania):* Università di scienze applicate specializzata nello sviluppo sostenibile delle zone rurali. Si è distinta per l’impiego di tecnologie informatiche “verdi” (tutti i pc e i server sono stati scelti in base a consumi e possibilità di riciclo) e per avere lanciato appalti verdi per l’acquisto di materiale e attrezzature per ufficio oltre ad aver istallato un sistema di riscaldamento a pellet moduli fotovoltaici.
*Sandwell Homes (UK):* ente pubblico che si occupa di edilizia popolare attraverso servizi di gestione, riparazione e manutenzione a circa 30 000 alloggi di proprietà comunale. Oltre ad aver ridotto il consumo d’energia e l’impiego di materie prime nelle case che gestisce, utilizza pannelli solari e moduli fotovoltaici e attraverso il progetto “Eco-champions” e un sito web per condividere gli esempi di buone pratiche incoraggia gli inquilini a fare altrettanto.