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Brescia, Bird: a Sanpolino inaugurate le case del futuro

Le hanno già ribattezzate le “case del futuro” e, come tali, in località Sanpolino (Brescia) sono state accolte con grande entusiasmo. Sono i 52 alloggi che fanno parte del complesso “Bird”, acronimo di Bioedilizia, Inclusione sociale, Risparmio energetico e Domotica, che sono state inaugurate questo pomeriggio dell’assessore alla Casa e Opere Pubbliche della Regione Lombardia, Mario Scotti, alla presenza delle massime autorità cittadine. Si tratta di alloggi di circa 50 metri quadrati ciascuno, praticamente del tutto autonomi dal punto di vista energetico, essendo stati realizzati senza il ricorso a derivati del petrolio e a calcestruzzo, ma con strutture in acciaio rivestite di profili in cartongesso, fibra minerale e fibra di legno dall’alto potere isolante. L’energia elettrica e la produzione di calore sono garantite da pannelli fotovoltaici. Anche l’impianto di climatizzazione è del tutto ecocompatibile, essendo stato realizzato con sonde geotermiche.
I futuri inquilini, semplicemente utilizzando un telecomando, potranno così gestire l’impianto di illuminazione, di sicurezza, delle telecomunicazioni, del riscaldamento, dell’aria condizionata e, più in generale, di qualsiasi componente alimentato elettricamente. Un grande vantaggio dunque, per chi ha problemi di mobilità, ma in generale per tutti coloro che vi abiteranno.

A brevissimo vi entreranno le prime famiglie di anziani; a loro infatti sono destinati 48 dei 52 appartamenti. I rimanenti 4 andranno a coppie giovani che hanno dato la loro disponibilità a fare da supporto agli anziani garantendo la presenza di almeno 2 di loro 365 giorni l’anno.
“E’ un’idea originale – ha detto Scotti – che abbiamo fortemente voluto per coniugare sperimentazione e sostenibilità nell’ambito della nostra politica per la casa. E lo abbiamo fatto sostenendo questo importante intervento con 4 milioni di euro a fronte di un costo complessivo di circa 6,3”.
Alla base di questa intuizione si colloca uno studio voluto dalla Regione stessa e realizzato dal Politecnico di Milano che, partendo all’individuazione delle caratteristiche e dei bisogni dei destinatari dell’intervento (anziani autosufficienti), ha definito un modello innovativo di edilizia ecosostenibile in cui le esigenze di chi vi abiterà coincidono perfettamente con i requisiti del sistema ambientale e tecnologico.

Tutto il complesso è costruito a misura di anziano. Non potranno dunque circolare automobili, mentre trovano posto una piccola palestra, ambulatori e luoghi d’incontro. Tempo permettendo, sarà molto sfruttabile anche l’ampio giardino dotato di panchine per la sosta e di vialetti per brevi passeggiate.
“Sono certo – ha concluso l’assessore Scotti consegnando le chiavi a Gisella, la signora più anziana che vi entrerà – che questo non rappresenta che l’inizio di un percorso che cambierà completamente il modo di realizzare e concepire le nuove abitazioni”.