(Rinnovabili.it) – L’incentivazione dedicata allo sviluppo delle energie rinnovabili, necessaria per raggiungere gli obiettivi fissati e calcolata per il periodo 2010-2020, costerà all’Italia circa 100 miliardi di euro. La previsione è stata elaborata e diffusa dall’Authority per l’Energia, che ha tenuto in considerazione la costruzione sia di impianti di grande sia di media taglia, con una riduzione progressiva degli incentivi che andrà di pari passo all’evoluzione tecnologica.
I costi attesi per quanto concerne l’incentivazione legata alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, calcolati per il solo anno 2020, sono compresi tra 10 e 12 miliardi di euro”, ha spiegato Guido Bortoni, presidente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas nell’odierna audizione alla commissione Ambiente della Camera. “Nell’ipotesi che i consumi finali di energia elettrica al 2020 siano pari a 374 TeraWattora, come previsto dal Piano di azione nazionale elaborato dal governo – ha aggiunto Bortoni – il costo unitario dell’incentivazione sarebbe pari a 2,7-3,3 centesimi di euro per kiloWattora, il doppio rispetto ad oggi, circa il 17-20% dell’attuale costo unitario del kWh elettrico al lordo delle imposte”
Un aiuto concreto al settore, ha dichiarato Bortoni dell’Aeeg, dovrebbe partire da un sistema di incentivazione stabile, chiaro, che sia in grado di produrre sviluppo e rafforzare l’efficienza energetica diminuendo la produzione degli inquinanti a carico del settore energetico, puntando al contempo all’ammodernamento della rete di distribuzione e delle infrastrutture correlate.