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Bonus per le auto, resta il bollo e sgravi fiscali per gli elettrodomestici

Un pacchetto di bonus per auto, moto, arredamento ed elettrodomestici per circa 2 miliardi di euro

Questa era la notizia più attesa del giorno. Berlusconi, infatti, dopo la seduta del CdM della mattina, ha voluto subito spiegare: “C’era una scadenza da rispettare perché il mercato si era fermato in attesa”. Intanto il ministro dell’Economia Giulio Tremonti dal canto suo sottolineava: “Abbiamo trovato facilmente la copertura per il decreto con le misure di sostegno all’economia attingendo ai residui, ai soldi non spesi che sono in bilancio”. E mentre il premier ricordava altri settori che soffrono, per i quali “vedremo che si potrà fare”, il titolare dell’Economia spiegava che “questo é un paese in cui c’é una quantità enorme di risorse da spendere. Il nostro problema non é quello di mettere più soldi, ma di spendere i soldi che ci sono”.

*Incentivi e ripartizioni*

Dunque questi due miliardi saranno spesi per il settore dell’autotrazione, cioè 15 milioni di vetture, con un bonus rottamazione valido fino al 31 dicembre 2009. Vediamo di cosa si tratta più precisamente:

* Rottamazione auto
* Contributo per impianti a gpl e a metano
* Auto ecologiche
* Mezzi pubblici più ecologici

Un decreto cui si è giunti dopo una seduta molto laboriosa, dove i ritocchi si sono susseguiti sino all’ultimo nella riunione tenutasi a Palazzo Chigi. Risultato, un provvedimento che, come ha spiegato il ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola, finirà nel cosiddetto decreto Milleproroghe.
Molto soddisfatto Berlusconi il quale sostiene che questa misura permetterà “di mantenere gli attuali stabilimenti in Italia, reinvestire in nuovi prodotti e anche garantire il rispetto dei pagamenti ai produttori di componentistica che oggi sono in forte sofferenza”.
Ma vediamo praticamente in cosa si traduce questo decreto.

*Rottamazione auto* – Il bonus sarà di 1.500 euro, senza nessuna esenzione dal bollo, per chi rottamerà modelli Euro 0, Euro 1 o Euro 2 (immatricolate fino al 31 dicembre 1999) e comprerà un’auto Euro 4 o Euro 5 (emissioni massime 140 gr.CO2/Km per i propulsori a benzina e 130 gr. CO2/Km per quelli diesel).
Una misura che comprende, listino auto alla mano, modelli di tutti i tipi, comprese cabrio coupé, auto di prestigio come Audi, Bmw e vetture sportive.

*Auto ecologiche* – In questo caso gli incentivi, sono fruibili anche senza rottamazione, e riguardano l’acquisto di auto ecologiche a secondo del grado di emissioni.
Bonus di 1.500 euro per le auto a metano, o elettriche o a idrogeno che superino i 120 gr./km di Co2. Il bonus sale invece a 3500 euro per i modelli a metano, elettrici e a idrogeno con emissioni inferiori a tale valore. Le auto alimentate a gpl godranno invece di un incentivo di 1500 euro, se le emissioni di Co2 supereranno la soglia dei 120 gr, e addirittura di 2000 euro se le emissioni rimarranno sotto questa soglia. Va ricordato che tali incentivi sono cumulabili a quello per la rottamazione.

*Contributo per impianti a Gpl e a metano*. Ci sarà ora un contributo statale di 500 euro (prima era di 350) per il gpl e di 500/600 euro per il metano.

*Veicoli commerciali leggeri*. Bonus (per quelli fin a 35 q.) di 2.500 euro per l’acquisto di nuovi veicoli a fronte della rottamazione di veicoli Euro 0, 1 e 2 (sempre immatricolati entro il 31 dicembre 1999). In caso di mancata rottamazione, gli incentivi ammonteranno a 4.000 euro per l’acquisto, di veicoli nuovi a metano, gpl o idrogeno. Anche in questo caso l’incentivo è cumulabile a quello ottenuto per la rottamazione. Si tratta di una misura in grado di regalare una bella boccata d’ossigeno per un settore importante, ma da tempo in forte crisi.

*Mezzi pubblici più ecologici*. Si è previsto in questo caso un finanziamento di ben 55 milioni (di cui, assicura il governo, 44 saranno recuperati con il maggior gettito Iva). L’incentivo servirà alla dotazione di dispositivi antiparticolato per i mezzi pubblici.

*Incentivi per le due ruote*. Qui il bonus non dovrebbe superare i 500 euro per la rottamazione di scooter Euro 0 o Euro 1 contro l’acquisto di un Euro 3, (riservato però a motoveicoli fino a 400 cc. di cilindrata).

Infine si è deciso anche dei bonus fiscali per i mobili e gli elettrodomestici. Il cosiddetto incentivo fiscale “bianco” per elettrodomestici ad alta efficienza. Il diritto all’incentivo si acquisisce solamente se l’acquisto viene fatto nell’ambito di interventi di recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio.
In questo caso viene prevista una detrazione Irpef del 20%, da ripartire in 10 anni, calcolando una spesa totale di massimo 10mila euro (sempre per acquisti entro il 31 dicembre 2009).

*E a quando il via?*

La domanda sulla bocca degli industriali, ma anche di consumatori è la stessa: quando partiranno concretamente questi incentivi? Su questo il Consiglio dei Ministri sta ancora valutando, ma dalle prime voci sembra che il decreto debba avere un effetto immediato. Dall’opposizione, partono le polemiche proprio sui tempi: “Sono d’accordo che il Cdm approvi le misure a sostegno del comparto auto in crisi. – ha dichiarato Veltroni, segretario del Pd – Ma sono misure che arrivano in ritardo di mesi e costituiscono solo un pezzetto, perché quello che manca per fronteggiare la crisi, ed è molto grave il fatto che ancora manchi, è un grande piano anti-crisi, fatto di un disegno generale non di annunci”.