E’ consultabile on-line il rapporto Enea “Le detrazioni fiscali del 55% per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente nel 2009”
(Rinnovabili.it) – Mentre si avvicina anche per quest’anno la scadenza per presentare le comunicazioni per i lavori che danno diritto alla detrazione d’imposta del 55%, è utile tracciare il punto della situazione attraverso il “Rapporto 2009”:https://efficienzaenergetica.acs.enea.it/doc/rapporto_2009.pdf pubblicato dall’Unità Tecnica Efficienza Energetica dell’Enea. Il documento redige un quadro di sintesi per l’anno sopracitato per ciò che concerne le riqualificazioni energetiche incentivate con il sistema delle detrazioni fiscali introdotte dalla Finanziaria 2007.
Da un’analisi quantitativa effettuata risulta che, per il 2009, la maggior parte delle pratiche ricevute da ENEA ha riguardato la sostituzione degli infissi (49%), ossia quasi 115.000 interventi su un totale di circa 237.000 pratiche; seguono gli interventi di sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale (30%), l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria (15%), la coibentazione di strutture opache orizzontali (45) e quindi di quelle opache verticali (2%). L’intera manovra 2009 ha permesso un risparmio in fonte primaria di 1.510 GWh, 450 GWh sotto rispetto a quanto registrato nel 2008; a tale dato corrispondono circa 321.000 tonnellate di CO2 non emessa in atmosfera (circa 417.000 t di CO2 nel 2008).
I dati riportati soprattutto confrontandoli con la distribuzione regionale, dimostrano tuttavia che le riqualificazioni energetiche “non sono purtroppo programmate in funzione della loro efficacia sotto il profilo del risparmio energetico ma in funzione della semplicità di esecuzione e del costo dell’intervento”. Un ruolo decisivo è stato svolto dalle semplificazioni procedurali/amministrative introdotte per la sostituzione di infissi, precedentemente, e quindi per gli interventi di climatizzazione invernale. Gli interventi risultano comunque diffusi disomogeneamente sul territorio nazionale, sia quantitativamente che qualitativamente andando a definire inevitabilmente alcune realtà locali nelle quali il sistema ha avuto grande successo, in primis, la Regione Lombardia, seguita, a distanza, dal Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte, e altre – prevalentemente meridionali – in cui è addirittura da considerare inefficace.