“L’Italia importa l’86% del proprio fabbisogno energetico, la bolletta dell’energia a fine 2008 supererà i 60 miliardi di euro” ha dichiarato oggi il ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola, nel suo intervento al convegno Filcem-Cgil. “Energia: vincoli, scelte, opportunità”. Il ministro ha poi sostenuto che queste cifre pesano su tutto il comparto produttivo, anche per colpa delle inefficienze interne: “Sotto i piedi – ha rivelato – abbiamo 100 mld di euro di energia e non riusciamo a prenderli”.
Invece Filcem-Cgil durante il convegno ha sostenuto che “Puntare nel breve-medio periodo sulla realizzazione di impianti fotovoltaici ed eolici, porterebbe vantaggi all’Italia nell’ottica del conseguimento degli obiettivi europei e alleggerirebbe la pressione dei prezzi degli idrocarburi. Questa proposta – ha spiegato Giacomo Berni, segretario nazionale – è dimostrata dalle cifre. Per il fotovoltaico ci sono già oggi richieste per 137 parchi, con una potenza di picco per 2.740 Mw; per l’eolico richieste per 1.023 parchi per una potenza totale di 61.380 Mw. Berni ha concluso ribadendo che “è realistica la realizzazione entro tre-cinque anni di 1.200-1.800 Mw fotovoltaici e di 15.000-20.000 Mw eolici pari a un terzo dell’attuale potenza installata”.