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Biometano dalle acque reflue nelle cucine britanniche

(Rinnovabili.it) – Entro due anni gli abitanti di Manchester potrebbero cucinare i loro i pasti e riscaldare le proprie case con il metano estratto dalle acque dei condotti fognari cittadini. Il progetto, primo del suo genere in Gran Bretagna, è frutto di un accordo tra United Utilities e National Grid Plc e vale un investimento di 4,3 milioni di sterline; a completamento permetterà di estrarre dai “rifiuti umani” abbastanza biogas per le necessità di 5000 abitazioni a partire dal 2011 aprendo la strada ad altri progetti simili nel Regno Unito.
L’impianto di estrazione del biogas sarà governato dalla Davyhulme WwTW, la società cittadina che si occupa della gestione delle acque reflue nella zona, per poi essere ulteriormente processato tramite rimozione della componente umida, del biossido di carbonio, delle tracce di solfuri e di altri contaminanti e rilasciare così biometano pulito e inodore. E perfettamente igenico.
“Al momento, ha dichiarato un portavoce di United Utilities – il metano grezzo ottenuto da impianti di trattamento delle acque reflue viene bruciato per produrre energia elettrica, ma non è questo il metodo più efficace per utilizzare tale gas”. Nei progetti delle due società c’è anche quello di impiegare parte del biogas per alimentare una flotta di 24 navi cisterna, oltre ovviamente a rendere evidenti i benefici ricavabili dall’utilizzo del metano, soprattutto in visione dell’obiettivo nazionale in materia di energia rinnovabile.

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