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Biomasse, in Europa la produzione ha sfidato la crisi

La produzione di energia primaria da biomasse solide negli Stati membri dell’Unione è cresciuta del 2,3% nel 2008, pari ad un aumento di 1,5 milioni di tep rispetto al 2007

(Rinnovabili.it) – L’anno 2008 ha fatto segnare un 2,3% in più sul trend di produzione delle biomasse solide europee – legno, scarti forestali, materiale organico e liscivia nera – segno che nè la crisi economica nè la concorrenza estera hanno danneggiato il comparto.
Nello “studio”:https://www.energies-renouvelables.org/observ-er/stat_baro/enea/baro194.pdf realizzato dall’EurOBserv’ER, e tradotto per l’Italia dall’Enea, risulta chiaro che, sebbene il tasso di crescita di questa fonte sia più lento rispetto le altre rinnovabili, essa rappresenta indiscutibilmente uno dei settori che nell’anno sopracitato ha maggiormente contribuito alla produzione di energia primaria. I dati riportano un aumento nei 27 Stati Membri, di oltre 22 Mtep dal 1995, (anno di riferimento adottato per il Libro Bianco europeo del 1997 sulle energie rinnovabili) assestandosi per la fine 2008 a 68,7 Mtep, circa 1,5 in più rispetto al 2007. In cima alla classifica Germania (10,311 Mtep), Francia (8,959) e Svezia (8,303). Solo un undicesimo posto, invece, per l’Italia (1,911). Si legge nel documento: “Per alcuni anni, il riscaldamento a legna ha prosperato sul boom del combustibile pellet di legno. Molti Paesi europei come Svezia, Danimarca, Paesi Bassi, Belgio, Germania, Austria e Italia sono già fortemente coinvolti in questa produzione e questo combustibile sta inoltre godendo di forte popolarità in altri Paesi dell’Unione Europea come la Francia”. Sul fronte elettrico l’output da biomassa solida ha portato nel 2008 la produzione a 57,8 TWh, pari ad un incremento di 5,6 TWh rispetto al 2007. La parte da leoni in questo caso l’hanno giocata Germania, Svezia e Finlandia.