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Biofuel da alghe, anche la US Navy parte con la sperimentazione

La Marina Militare Usa sta testando l’uso di biodiesel ottenuto da microalghe per alimentare navi da guerra e jet. Con l’obiettivo di alimentare al 2020 il 50% dell’intera flotta con carburanti non tradizionali

(Rinnovabili.it) – E’ un settore che sta facendo registrare risultati sempre più incoraggianti quello della produzione di biodiesel da microalghe tanto che anche la Marina Militare statunitense ha diretto la sua attenzione verso questa particolare tipologia di biocarburante e ha avviato un test per il suo utilizzo. A sperimentare l’uso del biofuel saranno in particolare alcuni jet e navi da guerra che verranno alimentate dal biodiesel prodotto dalla compagnia Solazyme che ha cercato di intervenire sul patrimonio genetico delle alghe per realizzare la nuova generazione di carburanti verdi da impiegare nei mezzi militari.
La Marina Militare Usa è stata talmente colpita dai risultati scientifici dell’uso dei biocarburanti da ordinare alla Solazyme, nel mese di settembre, più di 150mila galloni di biofuel per alimentare jet e navi. Una società che sta crescendo molto, dal momento che solo lo scorso anno ha ricevuto circa 21,8 milioni di dollari di sovvenzioni da parte del DOE, il Department of Energy USA, per realizzare una nuova raffineria nelle vicinanze di Riverside, in Pennsylvania.
La US Navy, valutati gli esiti di questa sperimentazione, spera di poter alimentare almeno il 50% della sua flotta grazie a un mix di biocarburanti e energia nucleare da qui al 2020, anche se, da solo, tutto il comparto militare statunitense usa più del 90% dell’energia consumata dall’intero governo federale che, a sua volta, consuma circa il 2% delle energie di tutti gli Stati Uniti.