Rinnovabili

Biodiversità e comunità locali

La Provincia di Gorizia insieme al forum di Agenda 21 sulla biodiversità promuove e sostienele iniziative del territorio sul tema della biodiversità o al fine di diffondere l’informazione e far crescere la sensibilità e l’attenzione verso l’ambiente che ci circonda. “La biodiversità e le aree protette devono essere vissute come opportunità di crescita e di sviluppo non come vincoli o divieti” afferma l’Assessore all’ambiente Mara CERNIC.
L’ONU ha indicato il 2010 come Anno internazionale della biodiversità. Anche per questo Legambiente FVG ha costruito un programma di iniziative, dibattiti e proposte che si concluderanno con un convegno internazionale il prossimo settembre a Venzone.
Parte importante di questo percorso è l’appuntamento previsto per sabato 26 giugno, con inizio alle ore 9.15, presso l’azienda agricola Parco rurale delle Alture di Palazzo, a Fogliano-Redipuglia, e realizzato con la collaborazione della Provincia di Gorizia ed il sostegno dell’APT di Gorizia.

“Biodiversità e comunità locali” è il tema scelto perché – come spiega Davide Samsa del Parco rurale – l’importante scadenza della formazione del Piano di gestione del Sito di Interesse Comunitario del Carso triestino e goriziano ha evidenziato, con il coinvolgimento di un numero considerevole di portatori d’interesse locali, che la ricca biodiversità presente nel Carso, così come lungo la costa e nell’intera provincia, e la sua tutela consapevole possono diventare altrettante opportunità per le comunità locali.

L’economia, l’identità, la cultura, possono trovare nuove occasioni di sviluppo proprio dalla tutela e valorizzazione della biodiversità. La gestione della Riserva dell’Isola della Cona, la richiesta di istituzione di un biotopo alle risorgive del Lisert, l’integrazione di economie attorno all’agricoltura ed all’allevamento tipiche e tradizionali nel Carso: sono i tre casi locali che evidenziano le interazioni tra la biodiversità locale e la vita quotidiana delle comunità.

Il convegno servirà inoltre a presentare – afferma Elia Mioni della segreteria regionale di Legambiente – una interessante esperienza, nota come Custodia del territorio, già avviata in particolare nella Catalogna e che Legambiente sta verificando in Lombardia come nuova proposta di lavoro. Il progetto punta ad un coinvolgimento diretto di aziende e privati, soprattutto in quanto proprietari di terreni ma non solo, in modi concordati di gestione delle diverse tipologie di aree protette. Un fattore che può dimostrarsi decisivo proprio quando le difficoltà di bilancio degli enti pubblici rischiano di mettere a rischio politiche ed investimenti ambientali sottovalutati e ritenuti erroneamente “superflui”.

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