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Biodiesel, scacco matto al B99 USA

Misure antidumping e compensative sull’importazione del biodiesel USA per riequilibrare il mercato europeo. Soddisfazione all’EBB, ma ora saranno necessari ancora controlli per evitare che il B99, uscito dalla porta, rientri dalla finestra

La European Biodiesel Board festeggia la decisione presa dalla Comunità europea in merito all’istanza avanzata dalla stessa associazione, che rappresenta gli interessi dei maggiori produttori europei di biodiesel, per contrastare la distorsione del mercato provocata dalle importazioni di B99, il biodiesel statunitense. È infatti ormai ufficiale l’adozione di misure comunitarie antidumping e compensative nei confronti delle importazioni del B99, grazie a due regolamenti pubblicati in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 12 marzo; i regolamenti in questione sono il 193/2009 e il 194/2009 e impongono a seconda della quantità di biodiesel presente nel carburante, dazi variabili complessivi tra 26 e 42 euro il quintale. Le misure, che per il momento hanno carattere provvisorio, dovranno essere convertite entro quattro mesi dall’Esecutivo europeo in provvedimenti definitivi, dopo aver ricevuto l’avallo, a maggioranza semplice, del Comitato antidumping.
L’importanza di tali provvedimenti è notevole e consentirebbe quel riequilibrio delle condizioni del mercato da sempre richiesta dai produttori europei. La decisione dell’Esecutivo è la risposta ed il riconoscimento della fondatezza dell’azione legale intrapresa lo scorso aprile dall’EBB, che già dal 2007 denunciava la concorrenza sleale del prodotto statunitense.
Grazie ai sussidi concessi negli Stati Uniti, infatti, il B99 è riuscito a farsi strada sul mercato europeo ed è stato venduto per oltre 2 anni a prezzi più bassi delle stesse materie prime utilizzate nell’industria europea per produrre il biodiesel, portando i produttori europei a interrompere la produzione o in alcuni casi addirittura alla bancarotta.
Raffaeloo Garofalo, Segretario Generale Ebb ha commentato l’importante vittoria sottolineando come di fatto l’UE abbia riconosciuto il legittimo diritto dei produttori europei a produrre e commercializzare il biodiesel a condizioni di mercato leali, così come la necessità di mettere fine alle ovvie pratiche commerciali sleali che pericolosamente incidono sulla vitalità di un settore importante dell’industria europea. Ora però sta agli stessi produttori nostrani di mantenere il mercato nelle condizioni di lealtà che l’Esecutivo europeo sta cercando di ripristinare evitando con le proprie industrie di raggirare le stesse disposizioni comunitarie. La stessa EBB a tal proposito richiede il costante controllo delle autorità europee affinché vigilino sull’eventualità che il B99 possa essere introdotto sul mercato europeo per altre vie evitando così i dazi antidumping e compensativi appena introdotti.

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