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Biocarburanti. Dall’agave tequilana non solo tequila

(Rinnovabili.it) – Produrre biocarburante a basso costo senza per questo compromettere la produzione alimentare agevolando un indiscriminato aumento dei costi dei generi alimentari. Questo l’obiettivo di una ricerca avviata da un team di ricercatori della University of Central Queensland, università situata nel nord-est dell’Australia, coadiuvati da un gruppo di agricoltori locali, finalizzata ad effettuare sperimentazioni per confermare il potenziale della pianta di agave tequilana per impianti di produzione di etanolo situati presso le piantagioni di canna da zucchero, altrettanto utili per la produzione di biocarburanti, ma meno efficienti. La ricerca ha infatti fino ad ora dimostrato che l’agave può produrre ogni anno 16.000 litri di etanolo per ettaro, contro i 10.000 litri prodotti dalla canna da zucchero. La ricerca è coordinata, sul fronte universitario, dal docente di Scienze Agricole e Naturali dello stesso ateneo, il Prof. Nanjappa Ashwath, sul fronte tecnologico, da ricercatori sull’agave tequilana della Energy Enterprises, specializzata in energie alternative. L’aspetto che rende ancor più interessante la ricerca australiana è la possibilità di contribuire contemporaneamente sia alla salvaguardi del Pianeta producendo biocarburante e riducendo così l’inquinamento derivante dall’utilizzo dei tradizionali carburanti di origine fossile, sia al superamento della crisi economica che sta investendo il mondo intero per quanto riguarda gli agricoltori, permettendo agli zuccherifici australiani, che a tutt’oggi funzionano solo per sei mesi l’anno, di massimizzare l’uso delle infrastrutture e quindi della produzione.

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