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Bio-elettricità microbica, se ne discute a Firenze

(Rinnovabili.it) – Piccoli e dalle immense capacità, i batteri continuano a rivelare sorprese; dalla loro scoperta a metà del 1800 ad oggi, infatti, non è aumentata solo la conoscenza ma anche il campo del loro ‘impiego’. La direzione intrapresa il mondo della Ricerca sta, di fatto, riconoscendo a questi microrganismi il ruolo di importanti alleati nella produzione di energia pulita, dallo studio di “ceppi”:https://www.rinnovabili.it/biocarburanti-la-promessa-del-butanolo-701938 in grado di spezzare e fermentare le molecole degli scarti vegetali per produrre biocarburante alla creazione di minuscoli “motori”:https://www.rinnovabili.it/cnr-motori-batterici-ai-confini-della-nanotecnologia-401163 in grado di sfruttare l’energia del loro movimento, fino allo sviluppo di celle a combustibile a base batterica (“MFC”:https://www.rinnovabili.it/fango-batteri-e-grafite-ecco-pronte-le-microbial-fuel-cell-701658). E proprio l’elemento principale delle Microbial Fuel Cell, i così detti batteri elettrigenici, saranno i protagonisti del simposio “Bio-elettricità microbica”, ospitato per l’8 maggio dal Polo Scientifico e Tecnologico dell’Università di Firenze.
L’Ateneo toscano assieme al Centro studio delle relazioni tra pianta e suolo di Roma (Cra-Rps) sono i primi enti in Italia ad aver sviluppato un progetto di ricerca in questo settore, che sarà presentato dal professor Renato Fani del Dipartimento di Biologia Evoluzionistica e docente di Ingegneria Genetica. I microorganismi in questione producono energia elettrica attraverso il trasferimento extracellulare di elettroni generati dall’attività catabolica di una serie di composti come zucchero o acque reflue, rivelando dunque un potenziale prezioso anche a livello di rifiuti. La loro sperimentazione nelle pile batteriche è già in fase avanzata e il simposio sarà l’occasione di fare il punto sullo stato dell’arte attraverso illustri ricercatori internazionali che stanno svolgendo ricerche sull’argomento.

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