Rinnovabili

Bevagna: l’Amministrazione cerca spazi per i pannelli fotovoltaici

Nel consiglio comunale di giovedì 27 novembre si è discusso di “Alienazione del diritto di superficie di aree di proprietà comunale per la realizzazione di impianti fotovoltaici”.
Il presidente del consiglio comunale, una volta constatata la legalità dell’adunanza, ha dichiarato aperta la discussione su di un argomento che interessa da vicino singoli cittadini, nuclei familiari e attività produttive.
In questo periodo si parla tanto di energie rinnovabili. Il petrolio è una risorsa in via di estinzione e molto inquinante. Il futuro energetico dell’umanità poggia su due grandi pilastri: il fotovoltaico e l’eolico.
Il primo già sperimentato con successo da diversi anni, il secondo invece stenta a prendere consistenza per via dell’impatto ambientale. Il fotovoltaico è stato dunque l’oggetto della discussione in seno all’ultimo consiglio comunale di Bevagna.
Il 14 di novembre la giunta ha dato l’incarico all’Ufficio del Patrimonio immobiliare di bandire una procedura aperta per individuare un soggetto che abbia la possibilità di acquisire diritti su alcuni immobili e su un terreno di proprietà pubblica.
Infatti, l’amministrazione comunale, per mezzo della commissione per la qualità architettonica ed il paesaggio, ha manifestato parere favorevole per la realizzazione di una rete di impianti fotovoltaici per produrre energia elettrica seguendo le direttive del decreto Bersani “Conto Energia”.
Il corrispettivo da porre a base d’asta per tale utilizzo ammonta a euro 55.000 annuali per la durata di 25 anni.
“Il nostro obiettivo – afferma il sindaco di Bevagna , Enrico Bastioli – è quello di produrre energia rispettando l’ambiente che ci circonda”. Dello stesso avviso è l’assessore allo Sviluppo Economico Maurizio Massei che vede nel fotovoltaico ” una occasione formidabile e strategica che serve a creare le basi per un futuro migliore per i cittadini di Bevagna e del suo territorio ed è il primo passo per una accorta capitalizzazione del patrimonio pubblico”.

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