(Rinnovabili.it) – I ministri dell’Ambiente facenti parte del BASIC, alleanza che racchiude quattro economie in via di sviluppo, hanno dichiarato di ritenere necessaria l’elaborazione di un piano d’azione per frenare il cambiamento climatico entro e non oltre il 2011. I rappresenti di Brasile, Sud Africa, India e Cina si sono incontrati a Città del Capo per discutere in merito alla redazione di un nuovo documento che raggiunga in tempi brevi l’obiettivo attuale di molte nazioni: fermare l’innalzamento della temperatura globale attraverso la collaborazione con le nazioni economicamente avanzate. Le occasioni che potrebbero favorire la redazione di un piano vincolante attualmente si concentrano nell’incontro di Cancun, previsto per la fine dell’anno, e nel vertice del Sud Africa.
Le emissioni dannose, di cui il protocollo di Kyoto ha ordinato la diminuzione nel periodo che intercorre tra il 2008 e il 2012, è stato ratificato da 40 paesi considerati ‘sviluppati’, ad esclusione degli Stati Uniti mentre un centinaio di economie hanno ratificato il documento non vincolante redatto in occasione della Conferenza di Copenhagen e, proprio ieri, durante l’incontro di Città del Capo, i paesi del BASIC hanno proposto l’istituzione di un fondo da 10 miliardi di dollari per favorire la sperimentazione di tecnologie e modalità volte all’adattamento e alla mitigazione del cambiamento climatico.
“Naturalmente non c’è modo di combattere il cambiamento climatico senza gli Stati Uniti e crediamo di poter costruire un accordo che (permetta) agli Stati Uniti di partecipare”, ha comunicato ai giornalisti Izabella Teixeira, ministro dell’Ambiente del Brasile.
In occasione dell’incontro ha rilasciato una richiesta anche l’associazione ambientalista Greenpeace invitando i ministri ad assumere il comando della situazione climatica in vista del prossimo vertice messicano e chiedendo maggiore impegno nel superare la situazione di stallo che sta bloccando le negoziazioni.