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Barroso-Oettinger: Patto dei Sindaci, toccasana per il Clima

Tradurre le ambizioni in politiche concrete e lungimiranti, guardare al cambiamento come forma di progresso e matrice di nuove opportunità. Questo il succo dei discorsi di Barroso e Oettinger in occasione dell'apertura della cerimonia per la firma del Patto dei Sindaci

(Rinnovabili.it) – Tradurre i bisogni e le ambizioni ‘climatiche’ in gesti concreti che puntino alla salvaguardia del pianeta per una vita e per un futuro migliore. L’appello del Presidente della Commissione europea José Manuel Durão Barroso è risuonato come un invito a fare di più durante l’apertura della cerimonia per la firma del Patto dei Sindaci.
“Avete deciso di contribuire agli sforzi globali per combattere i cambiamenti climatici utilizzando tutti gli strumenti che sono a vostra disposizione – anche come mezzo per promuovere il sociale e il benessere economico dei vostri cittadini. E l’avete fatto senza attendere alcun sostegno o orientamento”, ha dichiarato Barroso rivolgendosi direttamente ai 500 firmatari e invitandoli a seguire le indicazioni europee in favore dell’acquisizione di modelli politici e amministrativi che siano intelligenti e ‘verdi’, che puntino allo sviluppo economico e tecnologico difendendo e proteggendo l’Ambiente dalla minaccia dell’aumento della concentrazione dei gas serra in atmosfera.
Sottolineando come attualmente siano 1600, tra regioni e città, ad aver aderito al Patto per un totale di circa 120 milioni di persone, il Presidente ha parlato di motivazioni che servano da stimoli per un agire concreto a favore dello stop al cambiamento climatico attraverso azioni che non mirino esclusivamente a fermare l’innalzamento della temperatura globale. Molte amministrazioni vedono, infatti, i processi per l’adeguamento ai nuovi vincoli sulle emissioni un costo senza un tornaconto, un investimento non facile da affrontare in un momento di crisi economica. Spingendoli verso una visione più ampia, Barroso ha voluto far vedere ai partecipanti come i cambiamenti possano essere una possibilità per la creazione di nuove opportunità, anche lavorative, e non solo un costo. Una manovra, quella per la lotta alla CO2, che ha tutte le potenzialità per divenire un sistema in grado di creare nuove sinergie a vantaggio dello sviluppo locale, come edifici intelligenti, trasporti pubblici e logistica ‘zero emission’.
“Sono ben consapevole delle esigenze finanziarie necessarie a compiere questi sforzi. A causa di ciò, abbiamo deciso di destinare una parte delle risorse europee per creare strumenti di finanziamento. La BEI darà priorità agli investimenti in energia sostenibile sia a livello locale che regionale” sottolineando come ma grazie al Patto sono stati raggiunti importanti risultati tra cui il progetto Elena che in soli 3 mesi ha mobilitato 600 milioni di euro mentre altre iniziative sono in corso di elaborazione.

Il Patto, grazie alla suo carattere internazionale, dovrebbe riscuotere i successi sperati, mettendo in comunicazione paesi che non fanno parte dell’Unione europea ma che potrebbero offrire spunti ed opportunità: “A mio parere, la dimensione globale del Patto deve tenere conto del fatto che gran parte del mondo sta già soffrendo per gli effetti del cambiamento climatico. Lo spirito di solidarietà del Patto dovrebbe estendersi anche a quei territori poveri che hanno bisogno di avviare urgenti misure di adattamento”.
Dello stesso parere anche il Commissario europeo all’Energia, Günther Oettinger, felice di aver partecipato alla manifestazione: “Il Patto dei Sindaci è fondamentalmente uno strumento chiave della politica energetica dell’UE. Le città e le regioni hanno la capacità di agire sui più rilevanti settori che influiscono sulla nostra domanda di energia. Se la maggior parte delle regioni e delle città europee ha aderito al Patto dei sindaci, più della metà del lavoro per raggiungere il nostro obiettivo del 20% è fatto!”
“Noi – ha concluso – abbiamo l’intelligenza, la capacità e l’atteggiamento di vincere le sfide presenti e future”.