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Ban Ki-moon al Polo per vedere gli effetti del Climate Change

Il segretario generale dell’Onu annuncia per il prossimo mese un viaggio al polo artico per studiare gli effetti del surriscaldamento globale sullo scioglimento dei ghiacci

(Rinnovabili.it) – Il Segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ha annunciato oggi il viaggio del prossimo mese nel circolo polare artico per constatare in prima persona gli effetti del surriscaldamento globale sullo scioglimento dei ghiacci. L’iniziativa fa parte del suo impegno per promuovere l’azione globale a fronte dell’importante conferenza sui cambiamenti climatici che si terrà a dicembre a Copenaghen e segue di un anno la visita dell’Antartide effettuata nel novembre 2007, per studiare lo stato dei ghiacciai. “Abbiamo meno di cinque mesi per sigillare un accordo”, ha detto il responsabile Onu ai giornalisti nella sua conferenza stampa mensile dal quartier generale di New York, tornando anche a sottolineare la necessità di aiutare le popolazioni più povere e vulnerabili alla crisi climatica come una componente essenziale del nuovo patto globale. “In Mongolia, il Climate Change è un pericolo chiaro e attuale. Tre quarti dei suoi pascoli sono minacciati dalla desertificazione, cultura ed economia rischiano di essere inghiottiti dalla sabbia. Eventi meteorologici estremi stanno progressivamente divenendo episodi troppo comuni”. Ban ha anche colto l’occasione per commentare la ristrutturazione del Palazzo di Vetro, sede centrale delle Nazioni Unite, come esempio delle iniziative concrete che organizzazioni, imprese e singoli individui possono attuare al fine di realizzare un mondo più verde e prospero. “In molti casi, il restauro è un simbolo esteriore del nostro rinnovamento interiore”, ha dichiarato. “La riprogettazione dell’edificio delle Nazioni Unite integra alcune delle caratteristiche più innovative per raggiungere una maggiore efficienza e risparmio energetico”. Con l’aggiunta di migliori ai sistemi di riscaldamento, ventilazione e illuminazione, il progetto messo in atto infatti si tradurrà in una riduzione del consumo totale di energia di oltre il 50 per cento, e una diminuzione delle emissioni di gas serra di oltre il 45 per cento.

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