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Balcani, la Bosnia pronta per le rinnovabili. Ma servono incentivi

Pronta a buttarsi a capofitto nelle energie alternative la Bosnia-Erzegovina ha chiesto l'aiuto delle economie presenti all'incontro per agevolare il percorso del paese verso la green economy

(Rinnovabili.it) – Rappresentanti del governo di Bosnia ed Erzegovina hanno invitato ad una maggiore cooperazione affinché il paese possa definire i piani per il raggiungimento di una economia a basso impatto ambientale che possa svilupparsi attraverso i Balcani.
Parlando in occasione di un evento tenutosi a Sarajevo ospitato dall’ambasciata britannica e progettato per promuovere il Climate Change Act del Regno Unito, i funzionari di governo hanno dichiarato che aumenteranno i collegamenti con le altre nazioni balcaniche quando in Bosnia-Erzegovina si inizieranno a costruire infrastrutture a basso tenore di carbonio.
Il Professor Mirza Kusljugic, membro dell’Assemblea parlamentare della Bosnia e Herzegovina, ha dichiarato che attualmente non c’è una sola società del paese con le risorse finanziarie e tecniche per mandare avanti progetti energetici con 100 MW di capacità, e di conseguenza la Federazione ha lottato per fornire nuovi impianti per le energie rinnovabili o sistemi di sfruttamento dell’energia termica tradizionale.
“Ci sono idee che solo alcuni gruppi regionali possono realizzare [transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio]” ha dichiarato. “In Croazia, Serbia e Bosnia-Erzegovina non siamo in grado di fare ciò in modo indipendente.”
Dall’incontro di ieri si è potuto quindi notare il diffuso sostegno in favore dello sviluppo di politiche low carbon della Bosnia-Erzegovina dimostrata anche dalla rettifica del Protocollo di Kyoto, sinonimo dell’adesione ad un piano d’azione a basse emissioni di carbonio voluto dalle Nazioni Unite che, insieme alla larga presenza di risorse rinnovabili, fanno trasparire un serio interesse nei confronti di una nuova economia a base di green technology.
I funzionari hanno inoltre rivelato che il paese sta lavorando ai progetti per lo sviluppo del suo primo parco eolico, così come per nuovi impianti a biomasse e termovalorizzatori supportati dal regime di incentivazione, recentemente migliorato. Oltre a questo è stato comunicato che le regole per il rilascio delle autorizzazioni ambientali sono state inasprite in modo da riuscire a frenare lo sviluppo di progetti ad alta intensità di carbonio.