(Rinnovabili.it) – Il modo più veloce per tagliare le emissioni degli aeroplani consisterebbe in una gestione del volo più razionale: a rivelarlo è uno studio della Oxford University precisando che determinando la velocità di crociera e gestendo con più attenzione le manovre in terra e in aria si potrebbe ottenere in tempi brevi una rapida riduzione delle emissioni dannose.
“Queste misure dovrebbero essere adottate da ogni Paese in merito al proprio spazio aereo”, ha dichiarato il Dottor Chris Carey, esperto di aviazione alla Oxford’s Smith School of Enterprise and the Environment.
La dichiarazione è stata condivisa anche da Chris Goater del Civil Air Navigation Services Organisation (Canso) secondo cui “la gestione del traffico aereo potrebbe svolgere un ruolo importante nella riduzione delle emissioni prospettando una riduzione compresa tra il 5 e l’8%”. Con l’ausilio di altre tecnologie l’aviazione potrebbe raggiungere importanti risultati: si prevede una riduzione del 50% rispetto ai livelli del 2005 entro il 2050.
Tagliare i tempi di atterraggio e di decollo razionalizzando le attese per effettuare le manovre, approfittare dei venti dominanti per modificare le traiettorie sono tecniche economiche da adottare che, se impiegate, garantirebbero un maggiore rispetto dell’ambiente. Le tecnologie come i nuovi motori ad alta efficienza o gli accorgimenti che consento una maggiore aerodinamicità sono, al contrario, adattamenti costosi e non applicabili nel momento stesso della concezione: si pensi che un motore ha una vita di circa 30 anni.
Lo studio quindi suggerisce l’adozione immediata di tutti quegli accorgimenti che, economici ed altamente efficienti, garantirebbero risultati riscontrabili in tempi brevi contribuendo in ampia parte al raggiungimento degli obiettivi ambientali.