Rinnovabili

Authority ed Enel insieme per un porto più “verde”

di Francesco Serangeli

Sei mesi e poi inizierà la sperimentazione della prima banchina elettrificata che permetterà di abbattere del 40% i fumi emessi dalle navi. È la tappa di partenza del cammino ecologico ed energeticamente autosufficiente che l’Autorità Portuale ha illustrato ieri nel primo giorno del Seatrade Med Cruise & Superyacht Convention di Venezia, la principale mostra internazionale dell’industria marittima del Mediterraneo.
Abbattere le emissioni inquinanti e coniugare sviluppo ed ambiente sono i punti su cui ha insistito il presidente Fabio Ciani nel corso della conferenza stampa. All’inizio l’esperimento dell’elettrificazione riguarderà la banchina 12 bis e costerà tra gli 8 e i 9 milioni di euro. Se andrà bene, sarà riprodotto su altri moli, perché l’obiettivo è coinvolgerli tutti, compresi quelli che riguardano i traghetti e la Rete Autostrade del Mare.
Tra sei mesi, dunque, la nave che attraccherà alla banchina 12 bis si collegherà a terra con un cavo di rete e grazie ad un software installato a bordo, spegnerà i suoi generatori e così inquinerà di meno. A curare l’impianto sarà l’Enel, che l’ha illustrato ieri con Eugenio Di Marino, il proprio responsabile funzione ed ingegneria, mentre alle navi ci penserà Fincantieri, come ha spiegato Maurizio Cergol, il proprio responsabile progettazione navi. Quelle nuove saranno predisposte all’attracco in banchina, mentre per quelle già in circolazione si sta studiando una modifica.
La conferenza stampa di ieri, però, è stata anche l’occasione per presentare le altre tappe fissate sul cammino ecologico ed energeticamente autosufficiente del porto. Una di queste riguarda l’accordo siglato dall’Autorità Portuale con gli armatori di Royal Carribean, Costa Crociere e Msc per l’utilizzo del carburante a basso tenore di zolfo all’1,50%. Questo a partire da maggio, quando inizia l’alta stagione del traffico crocieristico.
Le altre tappe, invece, si chiamano eolico e fotovoltaico. Per il primo, l’Enel sta portando avanti uno studio di fattibilità. Il presidente dell’Autorità Portuale Ciani ieri ha assicurato che è a buon punto e, salvo intoppi in Regione nell’iter autorizzativo, proseguirà di pari passo con l’elettrificazione delle banchine. In ogni caso, sarà la Regione a decidere il numero di pale. Per il fotovoltaico, invece, l’Autorità Portuale sta installando i pannelli sui tetti dei propri edifici ed obbligherà a fare altrettanto le ditte che realizzeranno nuove strutture all’interno dello scalo.
Un cammino lungo ed ambizioso quello intrapreso dall’Autorità Portuale, che spera nel sostegno economico del Governo e delle istituzioni perché l’autosufficienza energetica del porto richiede costi non indifferenti.

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