Il problema incendi sta provocando in Australia il rilascio di ingenti quantità di CO2, che se venissero conteggiati peggiorerebbero non poco la sua situazione in merito ai livelli di emissioni previsti dal protocollo di Kyoto
Mark Adams, scienziato e preside della facoltà di Agricoltura, Alimentazione e Risorse Naturali all’Università di Sydney, ha lanciato oggi un appello in merito ai devastanti incendi che hanno colpito lo stato australiano di Victoria rilasciando inoltre milioni di tonnellate di CO2 e rischiando così di trasformarsi in un’ulteriore fonte di inquinamento per il Pianeta.
Adams ha dichiarato infatti che il riscaldamento globale potrebbe scatenare un circolo vizioso in cui le foreste, bruciando più facilmente, potrebbero non assorbire più anidride carbonica, e anzi aumentare l’immissione nell’atmosfera dei gas serra .
“Con le crescenti preoccupazioni sull’aumento del CO2 e delle temperature – spiega il professor Adams – la riduzione delle piogge in molte aree forestali, potremmo finire col registrare maggiori emissioni da parte degli incendi di foreste. Gli scienziati di tutto il mondo sono preoccupati da questo tema – e ha concluso – Non importa se si tratti di roghi nella tundra artica o fuochi nelle torbiere del Kalimantan o incendi in Australia”.
Gli incendi nello Stato di Victoria hanno ucciso circa 200 persone, e molti roghi bruciano ancora, proprio ieri i pompieri fronteggiavano ancora sette diversi incendi e, secondo il servizio meteo, per domani è previsto un altro aumento delle temperature.
Adams sostiene che i negoziati Onu sul clima di fine 2009 a Copenaghen dovranno tenere conto del crescente pericolo che viene dagli incendi delle foreste, e in che modo sviluppare una cornice anche legale adeguata ad affrontare il problema.