Il “Guardian”, citando una bozza di rapporto interno dell’amministrazione Bush, riferisce che nel 2020 le emissioni di gas serra da parte degli Stati Uniti subiranno un aumento del 20%, superando i livelli del 2000. Le emissioni, secondo la bozza, proverranno dalla combustione di petrolio, carbone e gas naturale, nel 2000 erano 7,7 miliardi di tonnellate, nel 2020 saranno 9,2 miliardi di tonnellate, con un più 19,5%. La notizia è preoccupante sia per l’ammonimento degli scienziati di abbattere le emissioni di gas serra, sia perché gli Stati Uniti producono circa un quarto dell’anidride carbonica e di altri gas. Il quotidiano britannico scrive “La crescita è in linea con le previsioni, ma conferma quanto il governo americano sia sempre meno in sintonia con l’opinione pubblica internazionale e con la lotta contro il cambiamento climatico. Verdi e ambientalisti manifesteranno il 14 aprile in diverse città americane per ottenere la riduzione delle emissioni (dell’80% entro il 2050). Il Consiglio presidenziale per la qualità dell’ambiente, spiega che la bozza nella sua versione definitiva “dimostrerà che il pacchetto di azioni del presidente e il suo impegno finanziario nei confronti del cambiamento climatico stanno funzionando”.(fonte Agi)