“La disponibilità di informazioni tempestive, pertinenti e affidabili sull’ambiente è assolutamente necessaria per consentire ai responsabili politici di far fronte ai problemi ambientali del nostro tempo. Ma non è sufficiente. I nostri cittadini hanno il diritto di conoscere la qualità dell’aria e dell’acqua del luogo in cui vivono e di sapere se inondazioni, siccità e inquinamento minacciano i loro beni e le loro fonti di sostentamento. Dobbiamo migliorare il modo in cui raccogliamo, analizziamo e comunichiamo le informazioni sull’ambiente che ci circonda”. A dichiararlo è stato il commissario per l’ambiente Stavros Dimas, nell’intento di sottolineare l’importanza di un sistema informativo moderno e razionalizzato. In linea con questo obiettivo l’esecutivo presenterà quest’anno il SEIS (Shared Environmental Information System) un unico sistema informatico per raccogliere ogni singolo dato ambientale, e tenere costantemente d’occhio la situazione europea, dagli ecosistemi ai cambiamenti climatici. Tali informazioni saranno utilizzate per analizzare tendenze e pressioni sull’ambiente al fine di definire politiche internazionali, valutandone l’efficacia o la corretta attuazione. Grazie a Seis, finanziato dai bilanci nazionali e regionali, oltre che con i fondi europei per la ricerca, i vari dati saranno memorizzati in banche ambientali di tutta l’Unione, virtualmente interconnesse e compatibili. Nel corso del 2008 verrà presentato un piano dettagliato per la realizzazione del SEIS, basato su alcune attività già intraprese in Europa, come il sistema di informazione sulle acque per l’Europa (WISE) o la rete europea di informazione e osservazione in materia ambientale (EIONET).