“In Italia per il 2008 stimiamo un giro d’affari intorno agli 800 milioni di euro: 140MW installati con una crescita del 500%”, è quanto ha dichiarato Gianni Chianetta, presidente di Assoosolare durante il convegno “Il fotovoltaico per l’edilizia sostenibile” tenutosi a Bologna in occasione del SAIEEnergia, realizzato con il contributo di SelmaBipiemme Leasing e la collaborazione di BolognaFiere Group e BP Solar “Nei prossimi anni il settore potrebbe raggiungere numeri significativi portando il nostro Paese ai primi posti su scala mondiale. Nel 2009 si prevede l’installazione di 250MW con un fatturato di 1200 milioni di euro e, nel 2010, il range potrebbe essere tra i 350 e i 500MW. Ad oggi gli impianti sopra 1Mw sono inferiori al 20% mentre il restante 80% è di impianti di taglia inferiore”. “In futuro però – ha concluso Chianetta – ci attendiamo che questi numeri cambino poichè stanno partendo le grandi centrali che hanno avuto un iter autorizzativo più lungo. Numeri che, tra l’altro, potrebbero esser ancor più significativi se si riuscisse a superare le barriere burocratiche che ancora frenano il mercato. Gli iter legali/amministrativi e la connessione alla rete sono le cause principali del ritardo dello sviluppo del fotovoltaico nel nostro Paese che è fermo al 2% della potenza installata nel mondo”.
“In Italia si prevede una crescita costante a differenza dei due mercati chiave in Europa, la Germania e la Spagna”, ha dichiarato Sarah Endres, Research Manaer and Head of Product Management di EuPD Research, società di ricerca internazionale specializzata nell’energia solare che, con il supporto di Assosolare, ha condotto l’indagine “Il mercato del fotovoltaico in Italia – 2008, presentata nel corso del convegno. Con un incremento medio annuo stimato del 119% rispetto al 26% del totale degli altri paesi europei, l’Italia è oggi considerata un paese con grandi potenzialità: secondo la ricerca di EuPD Research nel 2010 si avvicinerà alla Spagna con 355MW di potenza installata – solo poco sotto ai 400MW che costituiscono il nuovo tetto annuale della penisola iberica. In Spagna così come in Germania, secondo lo studio di EuPD, si prevede una significativa decrescita riconducibile soprattutto al cambiamento delle politiche di incentivazione; in Italia gli incentivi rimarranno invece stabili fino al 2010. L’integrazione architettonica, altro aspetto affrontato dalla ricerca, si stima raggiungerà il 28%nel 2010 (99MW) mentre quelli parzialmente integrati potranno rappresentare il 53% e i non integrati solo il 19%. Nel 2010 l’Italia ospiterà più del 27% del fotovoltaico integrato installato nei paesi europei che in Francia sarà del 25%, in Spagna meno del 10% e in Germania quasi del 39%. Secondo la ricerca gli orientamenti della domanda da parte delle diverse tipologie di clienti del mercato fotovoltaico indica che i grandi investitori si orientano verso impianti non integrati di grandi dimensioni; i clienti commerciali occupano una posizione centrale orientandosi verso gli impianti di medie dimensioni parzialmente integrati mentre i privati preferiscono la taglia piccola o media piccola e, sempre parzialmente integrata. In ultimo i clienti pubblici (scuole, enti, Istituzioni ecc) si distribuiscono sia sulla fascia di potenza media che su quella piccola e prediligono i sistemi fotovoltaici aggiunti alla struttura dell’edificio.