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Assosolare: formazione e comunicazione, le sfide del futuro

Il mercato del fotovoltaico italiano continua a crescere e, in attesa del nuovo Conto Energia, molte sono le questioni che dovranno essere affrontate già dai prossimi mesi da operatori e istituzioni.
Abbiamo intervistato Gianni Chianetta, presidente di Assosolare, per capire quali interventi dovranno essere adottati con urgenza e come l’Italia si prepara a diventare competitiva a livello internazionale nella produzione di energia solare.

*Sofia Capone: Presidente Chianetta, Assosolare festeggerà quest’anno a settembre quattro anni di attività. Quali sono state, a suo avviso, le sfide più importanti che siete riusciti a vincere e quali, invece, gli obiettivi che vi ponete nel breve e nel lungo periodo?*
_Gianni Chianetta_: Il mercato del fotovoltaico è una grande scommessa che non può essere vinta senza la collaborazione delle istituzioni regionali, provinciali e comunali che devono recepire le agevolazioni poste in essere dalle autorità centrali e promuoverle a livello locale. Il _Conto energia_ e la sua definizione è stata da sempre il cavallo di battaglia di Assosolare che, nella precedente versione, ha dato il suo contributo. Contribuito da cui è nato un sistema di incentivazione che oggi può essere utilizzato sia da una famiglia che da un’industria o da chi vuole investire per costruire una vera centrale di energia fotovoltaica. Il nostro impegno continuerà in tal senso. Sicuramente poi in Italia c’è un gap da colmare e la comunicazione su questi temi sta nascendo solo ora. I media hanno la responsabilità di informare correttamente i cittadini, il Governo di legiferare al meglio e anche la nostra Associazione cercherà di promuovere un’informazione precisa e autorevole. E’ necessario far comprendere ai cittadini l’importanza economica e ambientale dell’energia solare, informare correttamente sui meccanismi legislativi e far capire la convenienza economica degli incentivi destinati al fotovoltaico oltre, naturalmente, allo sviluppo della formazione per creare delle figure professionali utili al mercato

*S.C.: All’interno della vostra Associazione in questi anni avete creato molti gruppi di lavoro che sono stati un valido strumento per i vostri associati. In particolare avete costituito il Gruppo Ricerca e Industria, per studiare le potenzialità di sviluppo della filiera del fotovoltaico in Italia. Il nostro Paese, secondo lei, deve ancora lavorare molto in questa direzione?*
_G.C._: Assosolare fin dalla sua nascita ha creato un gruppo di lavoro denominato _Ricerca e Industria_ che, tra gli altri, ha il compito di elaborare delle proposte da presentare al Governo per spingere la ricerca e utilizzare al meglio i fondi già stanziati in Finanziaria e individuare così delle soluzioni innovative a breve termine. Rispetto a cinque anni fa il costo della produzione di energia da fonte solare fotovoltaica si è notevolmente ridotto e il trend futuro indica un raggiungimento della parità di costo con le fonti fossili in pochi anni. Questo grazie agli enormi investimenti dell’industria su una tecnologia matura ma che ha ampi margini di miglioramento per l’abbattimento dei costi e da un’economia di scala sui volumi in crescita che gli incentivi sul fotovoltaico stanno determinando, come, peraltro, è già avvenuto nel settore dell’elettronica.

*S.C.: Tra le diverse attività proposte da Assosolare c’è anche la costituzione di una serie di centri di formazione in alcune province italiane. Qual è il modello seguito da questi centri e quali obiettivi si propongono di raggiungere?*
_G.C._: Due le vie obbligate da percorrere: la comunicazione e la formazione. E’ necessario far comprendere ai cittadini l’importanza economica ed ambientale dell’energia solare, far capire l’opportunità dell’investimento che si ha grazie agli incentivi destinati al fotovoltaico oltre, naturalmente, alle opportunità occupazionali del nuovo mercato. Nuove figure professionali che non possono prescindere dalla formazione. Proprio su questo ultimo tema Assosolare si è impegnata fin dalla sua costituzione per promuovere corsi di formazione per installatori in collaborazione con i centri CNOS Fap dei Salesiani e l’Ordine degli Ingegneri. In Italia i grandi numeri dell’occupazione in questo settore verranno dall’indotto, non dalle fabbriche, così come avvenuto in un mercato maturo quale quello tedesco, dove la percentuale di occupati nelle fabbriche di pannelli solari o componenti è molto bassa rispetto a chi lavora nella progettazione, nell’installazione, nella manutenzione, nelle banche che offrono pacchetti finanziari, nelle assicurazioni ed in altri servizi.

*S.C.: Presidente, Assosolare è da tempo impegnata a stilare delle proposte normative, sia in sede nazionale sia a livello locale, che possano realmente favorire lo sviluppo del mercato del fotovoltaico allineandosi agli standard dettati dalle normative europee. Secondo lei quali questioni dovrebbe affrontare con più urgenza il legislatore italiano?*
_G.C._: Sicuramente il rapporto Stato-Regioni: non ha senso che si fissino degli obiettivi a livello europeo e nazionale se poi, a livello regionale, in alcuni casi non se ne tiene conto. La Finanziaria ha introdotto una procedura di richiamo da parte del Governo alle Regioni inadempienti e anche di intervento sostitutivo nei loro confronti, ma se il richiamo non ha effetto….
Per quanto riguarda le Regioni, un confronto con le _best practices_ a livello europeo potrebbe consentire di individuare delle soluzioni. Quando non sono la mancanza di competenza o di volontà a frenare, subentra il timore di compiere scelte sbagliate e qui si fa sentire la mancanza di linee guida, o almeno di casi esemplari. C’è, ad esempio, un’incentivazione particolare nel _Conto energia_ per gli interventi che combinano il fotovoltaico con il risparmio energetico, ma quasi nessuno la utilizza. Tra le urgenze, naturalmente, ci aspettiamo la prossima definizione del conto energia che il settore attende ormai da troppi mesi.

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