(Rinnovabili.it) – Dalla ricerca effettuata da 6DVision, Insintesi e Doxa per AssoICIM su un campione di 12mila aziende manifatturiere italiane con più di 50 dipendenti è emerso che l’11% delle intervistate ha da tempo istallato impianti per l’autoproduzione di energia pulita dichiarandosi altamente soddisfatti dei risultati ottenuti; il 6% sta pianificando di farlo mentre il 61% ha considerato di apportare modifiche energetiche alla propria azienda.
L’indagine, nata con l’obiettivo di riscontrare quali siano le misure adottate in campo energetico dal settore manifatturiero, ha scoperto che è il fotovoltaico (6%) grazie anche agli incentivi statali e al risparmio economico appurato anche se molte volte l’istallazione è frenata dalle difficoltà burocratiche e dalla difficoltà di calcolare i tempi e l’entità del rientro economico-finanziario.
Il solare viene seguito da biomasse (3%) e solare termico (1,3%), mentre l’energia geotermica e il microeolico sono ancora praticamente assenti.
“Per ridurre i freni principali, quello economico e quello relativo alle incertezze legate a tempi e ai modi dei finanziamenti, la riduzione dei prezzi potrebbe essere d’aiuto, ma non riuscirebbe a risolvere la difficoltà di valutare i ritorni sugli investimenti, rilevata in una alta percentuale del campione (48%). Migliorare l’informazione, capitalizzare le conoscenze su come valutare i ritorni economici, essere garantiti sull’efficienza delle performance degli impianti di sfruttamento, potrebbero essere i fattori determinanti per una apertura di fiducia nei confronti delle energie rinnovabili,” sottolinea il prof. Pierangelo Andreini, Presidente di AssoICIM.
“E per questo motivo, ma anche per sostenere la fiducia in scelte innovative da parte delle organizzazioni, che AssoICIM, nel suo ruolo istituzionale, si pone l’obiettivo di facilitare l’acquisizione di conoscenze attraverso il nuovo Osservatorio di AssoICIM di cui questa ricerca è il primo appuntamento”.