(Rinnovabili.it) – Sono una decina le associazioni che hanno chiesto al governo di modificare il Ddl 1441-ter-B, ora in discussione al Parlamento: Anev, Assosolare Fiper, Assolterm, Greenpeace Italia, Gses, Itabia, Ises Italia, Legambiente. Il Ddl doveva migliorare la sezione che tratta del meccanismo dei Certificati Verdi in merito alla promozione delle fonti rinnovabili.
Ma la modifica dell’attuale sistema di incentivazione dei Certificati Verdi, come contenuta nel provvedimento al comma 16 e 17 dell’articolo 27, rischia tecnicamente di rappresentare gravi conseguenze per l’aumento delle fonti rinnovabili.
Per le suddette Associazioni l’obiettivo di aumentare la base imponibile dell’obbligo per i produttori da fonte fossile è accettato, ma ritengono che la normativa, così definita, per certi meccanismi tecnici intrinseci al sistema dei Certificati Verdi, possa creare problemi al finanziamento di nuovi progetti e influire negativamente sui flussi economici degli impianti già finanziati.
Una simile situazione avrebbe conseguenze sull’industria italiana delle rinnovabili e sul suo livello di occupazione che il settore sta garantendo (in controtendenza rispetto al andamento nazionale) e con ritardi rispetto agli obiettivi che l’Italia ha preso in sede sia comunitaria che internazionale.