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Asia: il climate change riduce i bacini idrografici. A rischio 60 mln di persone

Il climate change minaccia i bacini dei maggiori fiumi del sud-est dell'Asia. Lo studio prevede danni all'agricoltura e una conseguente crisi alimentare a carico del 4,5% della popolazione asiatica

(Rinnovabili.it) – Il cambiamento climatico sta riducendo i bacini idrografici del sud-est asiatico. Tale rilevazione ha spinto un team di ricercatori dei Paesi Bassi a studiare quali saranno gli effetti delle variazioni climatiche nei prossimi cinquanta anni. Se si dovesse verificare il pericoloso calo delle riserve di acqua e ghiaccio presente sulle montagne asiatiche, la minaccia incombente potrebbe minare la sicurezza alimentare di milioni di persone.
Le montagne asiatiche rappresentano infatti i principali serbatoi di alimentazione per i fiumi che attraversano il paese “Tutti i bacini vengono colpiti dal cambiamento climatico, ma gli effetti sulla disponibilità di acqua e la sicurezza alimentare sono molto variabili e non possono essere generalizzati”, ha dichiarato Walter W. Immerzeel, principale autore dello studio e ricercatore presso l’Università di Utrecht (Paesi Bassi) nonché membro dell’organizzazione di ricerca FutureWater.
Secondo lo studio, i bacini dei fiumi Indo e Brahmaputra sono i “più suscettibili ai cambiamenti climatici a causa della grande popolazione a loro carico, la loro dipendenza dall’acqua derivante dallo scioglimento dei ghiacci, e la presenza di coltivazioni irrigue”, ha detto Immerzeel. La fusione e l’esaurimento delle riserve idriche di questi due fiumi inciderebbe su circa 60 milioni di persone.
“Una diminuzione della fornitura di acqua dalle zone a monte ridurrà la disponibilità di impianti di irrigazione a valle – ha sottolineato il ricercatore. Pertanto, l’acqua di fusione è estremamente importante per il bacino dell’Indo e del Brahmaputra – ma non tanto per i fiumi Gange, Yangtze e Giallo”.
Inoltre, nonostante i cambiamenti nella criosfera (composta dalle aree della superficie terrestre dove l’acqua è presente sotto forma di ghiaccio), l’impatto del cambiamento climatico in tali bacini sarà probabilmente minore rispetto alle previsioni precedenti.
Tutto questo sta a significare che il 4,5% della popolazione asiatica sarà presto minacciata a causa della mancanza di acqua, dato che sta spingendo il mondo accademico a lanciare continui appelli per sensibilizzare contro gli sprechi e la razionalizzazione della risorsa.