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Arsenico, per Fazio a rischio “chiusura” 100mila rubinetti

(Rinnovabili.it) – Dopo le polemiche e i timori suscitati nei giorni scorsi dal ““no” all’Italia”:https://www.rinnovabili.it/questo-non-e-un-romanzo-di-agatha-christie-403463 dettato dalla Commissione Europea sulla concessione di un’ulteriore deroga ai limiti di concentrazione nelle acque potabili, l’arsenico finisce in Parlamento. A sollecitare la risposta del ministro della salute Fazio è stata un’interrogazione presentata alla Camera – primo firmatario Dionisi – sui possibili danni alla salute derivanti dall’eccessiva concentrazione di arsenico nelle acque a uso alimentare. “Dalle comunicazioni informali pervenute alle regioni – ha spiegato il ministro Fazio – la popolazione delle realtà locali per cui si potrebbe chiedere la deroga a valori di concentrazione inferiore o pari a 20 microgrammi per litro ammonta a circa novecentomila abitanti”.
Ben diversa sarebbe invece la situazione degli abitanti riforniti da acqua potabile in cui è stata riscontrata una presenza di valori di arsenico superiore a 20 microgrammi per litro: “In attesa di ricevere un riscontro formale da parte delle autorità regionali è ipotizzabile stimare in circa 100 mila gli abitanti cui potrebbe essere precluso l’uso potabile dell’acqua distribuita – ha spiegato il ministro della salute – a causa della presenza di valori di arsenico superiore a 20 microgrammi per litro”.

L’interrogazione presentata alla Camera ha però ricordato anche “i numeri” delle famiglie e dei Comuni che stanno affrontando in queste ore “l’emergenza arsenico”. “Si tratta di un problema che, stando al documento ufficiale indirizzato al Ministero della salute – scrivono i firmatari – interessa circa 250 mila famiglie, di cui la maggior parte, residenti nel Lazio: a Latina 115.490, ad Aprilia 66.624, a Viterbo 62.441 e poi ancora 10 mila ad Albano e 18 mila a Sabaudia, ma analoghi problemi sono presenti in Toscana, in Umbria, in Lombardia e in Trentino-Alto Adige”.
Il ministro Fazio ha fatto comunque sapere che è all’esame del suo dicastero e del ministero dell’ambiente il “decreto di recepimento della decisione europea, mentre il Ministero e il Governo continuano ad essere disponibili a colloquiare con le regioni per risolvere questo problema. Le iniziative del Ministero – ha sottolineato Fazio – sono la collaborazione con le regioni volta a stabilire programmi di attuazione relativi o alla installazione di dearsenificatori o alla richiesta di deroghe alla Unione europea, nonché altri interventi atti a garantire a tutti i cittadini italiani un approvvigionamento idrico adeguato”.

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