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Aria condizionata ‘oceanica’ per i grattacieli di Honolulu

Per la capitale delle Hawaii sarà il 2012 a veder il primo sistema di condizionamento cittadino che impiega l’acqua fredda pompata dalle profondità marine

(Rinnovabili.it) – Entro il 2012 oltre la metà degli edifici del centro cittadino di Honolulu saranno raffrescati tramite un impianto in grado sfruttare le fredde acque delle profondità oceaniche.
Il progetto, che impiega una tecnologia già sperimentata a Toronto e Stoccolma per riequilibrare la temperatura all’interno di spazi di grandi dimensioni (ad esempio server di computer), dovrebbe far risparmiare sia i soldi ai proprietari degli edifici sia le emissioni di gas a effetto serra collegate agli impianti di condizionamento. In questo caso però, specifica William M. Mahlum, presidente della Honolulu Seawater Air Conditioning LLC e sovraintendente al progetto, è la prima volta che un simile sistema si trovi utilizzato per raffreddare una città a clima caldo.
Nel dettaglio il sistema di tubature si estende per quattro miglia in mare ad una profondità di 1.700 metri e con una capacità di pompare oltre 160 mila litri di acqua al minuto ad una temperatura 7 °C. Una volta a terra, l’acqua passa attraverso un refrigeratore a propulsione convenzionale che ne abbassa di un grado la temperatura, quindi attraverso uno scambiatore di calore. Una volta che il sistema sarà attivo e funzionante, prevede Mahlum, dovrà essere di ispirazione per le città costiere tropicali di tutto il mondo: “siamo convinti che possa funzionare a Miami, Acapulco, così come in moltissime altre città; tutto ciò che serve è una pendenza costiera abbastanza ripida e una domanda concentrata”.
L’impianto farà risparmiare ai clienti, assicura la società, il 20% dei costi di raffrescamento, risparmiando all’atmosfera annualmente 84.000 tonnellate di CO2, 169 tonnellate di NOx e 165 tonnellate di ossido di zolfo così come ridurrà l’uso di refrigeranti, come HCFC-22, HCFC-123, e CFC-11/500.
L’inizio dei lavori è atteso per la prossima estate a fronte di un investimento di 240 milioni dollari e forti di una valutazione d’impatto ambientale pubblicata questo stesso autunno; le prime 40 abitazioni sono attese per il 2012.

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