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Argilla per la nuova generazione di plastiche ecologiche

Alcuni scienziati hanno documentato la convalida della scoperta della prima organo-argilla a basso costo da impiegare nella produzione di bioplastiche

(Rinnovabili.it) – Se oggi la parola argilla evoca facilmente la produzione di ceramica, in un futuro prossimo l’associazione potrebbe essere invece con la plastica ecologica. Ad aprire la strada qualche tempo fa era stato anche lo “studio nipponico”:https://www.rinnovabili.it/la-bio-plastica-che-viene-dallacqua-e-dallargilla-402412 di Takuzo Aida. Ora la statunitense Miriam Rafailovich insieme ad alcuni colleghi ha valutato:https://pubs.acs.org/stoken/presspac/presspac/full/10.1021/ma100669g le potenzialità nella produzione polimerica di un’argilla organofila sviluppata e brevettata dal gruppo di ricerca del professor David Abecassis. Come spiegano gli stessi scienziati, queste organofile trattate con amine quaternarie possiedono una grande capacità: rendere, anche se aggiunte in piccole quantità, le materie plastiche più robuste e più resistenti al fuoco e ai danni da raggi ultravioletti o prodotti chimici. I ricercatori hanno testato le capacità dell’organo-argilla che sfrutta nella sua composizione il _resorcinolo difenil-fosfato_ come ritardante di fiamma e ne hanno valutato la termostabilità e l’economicità di produzione. Il materiale in polvere costituirebbe un sostituto più sicuro per la salute umana, reperibile in grande quantità e maggiormente ecocompatibile rispetto ai composti tradizionalmente utilizzato nella produzione di materiali nanocompositi.
Inoltre a differenza della maggior parte di organofile a base di ammine quaternarie questa si adatta perfettamente alla materie plastiche in stirene.