Nell’intervento del consigliere dell'Ordine Nazionale degli Agronomi, Guido Bissanti, sono emerse le linee di indirizzo che permetteranno di intensificare la crescita dei nuovi impianti
“Per abbassare gli alti costi di magazzino e trasporto delle biomasse – ha dichiarato Guido Bissanti, consigliere dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali – occorre delineare una geografia di microaree specializzate ognuna sulla propria fonte energetica. E soprattutto concertazione e pianificazione, anche urbanistica”. “Le biomasse hanno prospettive di crescita elevate in Italia, – ha aggiunto Bissanti – che ha un territorio perfettamente vocato, una produzione redditizia, intelligente e a Km zero, di agroenergie che rispettano il protocollo di Kyoto, e al contempo preservano la cultura e il paesaggio rurale, dando nuove forme di reddito a chi deve convertire colture in crisi (…)”. Gli Agronomi valutano positivamente il modello dei distretti ma, aggiungono, i piani regolatori devono rinnovarsi e contenere indicazioni sulle zone da destinare alla produzione eco-energetica. Ed infine chiedono una legislazione di settore che promuova la “certificazione ecologica” delle biomasse nonchè la tracciabilità delle stesse. (fonte Ansa)