(Rinnovabili.it) – Il 75% degli impianti spagnoli per la produzione di biodiesel sono attualmente fermi, mentre contemporaneamente aumenta l’importazione argentina. Per questo l’ “APPA”:https://www.appa.es/ Biocarburanti, la sezione biofuel dell’Associazione spagnola che riunisce i produttori di energia da fonti rinnovabili, ha lanciato un appello rivolgendosi direttamente al Governo affinché proceda alla definizione di un Real Decreto che garantisca al settore la sicurezza di cui ha bisogno per l’adempimento all’obbligo di miscelazione di carburanti ai tradizionali nell’ordine del 5,83% entro il 2010.
A quasi 18 mesi dall’entrata in vigore delle misure europee anti dumping, redatte per bloccare l’afflusso di biodiesel dagli Stati Uniti, è l’Argentina ora ad essere accusata di creare danno al mercato spagnolo costretto a bloccare la produzione in 46 impianti sul territorio (pari al 75%) con una capacità totale installata di oltre 4,2 milioni di tonnellate / anno.
Analizzando i dati si è potuto infatti verificare come il 61% delle importazioni spagnole di biocarburanti provenga dall’Argentina, avvantaggiata da imposte molto basse a carico dell’esportazione di biodiesel. A queste problematiche va ad aggiungersi il ritardo da parte del MITyC (Ministero dell’Industria, del Turismo e Commercio) nel decidere e diffondere nuove metodologie per l’integrazione dei carburanti tradizionali con bioetanolo e biodiesel. “Quando la maggioranza di biodiesel consumato in Spagna proviene dall’estero, soprattutto approfittando delle sovvenzioni o dalle distorsioni commerciali; quando la maggior parte degli impianti di produzione del paese stanno chiudendo; quando il ritardo normativo non permette di rispettare l’obbligo di produzione di biocarburanti prevista per il 2010 senza sapere quali obblighi specifici ci saranno per prossimi anni, è chiaro che la politica spagnola dei biocarburanti necessita urgenti cambiamenti strutturali ” ha sostenuto Roderico Miralles, presidente dell’APPA Biocarburanti.
La nuova normativa, che recepisce in parte le disposizioni della direttiva europea sulla qualità dei combustibili, dovrebbe portare all’aumento dell’incorporazione dei biocarburanti ai fossili portando l’attuale limite massimo di biodiesel nel gasolio standard dal 5% fino al 7%, mentre il bioetanolo nella benzina standard passerebbe dall’attuale 5% al 10%.