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Aperti i termini per le osservazioni al regolamento sugli impianti geotermici a circuito chiuso

Il mese scorso si è finalmente concluso lo studio idrogeologico commissionato dalla Provincia per individuare gli ambiti del territorio provinciale dove assentire alla realizzazione di impianti geotermici a circuito chiuso senza creare pregiudizio per le falde idriche.
Nella Provincia di Vicenza, come già avvenuto in altre zone dell’Italia, sta crescendo l’interesse all’installazione – in edifici pubblici e privati – di impianti di climatizzazione invernale ed estiva, che impiegano come fonte di calore la geotermia.
Tale scambio di calore viene realizzato con pompe di calore abbinate a sonde geotermiche, che sfruttando questo principio, consentono di riscaldare e raffrescare gli edifici con un unico impianto, assicurando un alto grado di rendimento ed un fabbisogno di energia contenuto rispetto alle prestazioni.

Gli impianti di scambio termico che interessano il territorio della Provincia di Vicenza appartengono a due categorie in funzione della modalità con cui avviene lo scambio termico con il sottosuolo a) Impianti a circuito aperto, che utilizzano l’acqua di falda come fluido termovettore (per riscaldare/raffreddare il fluido di esercizio), con reimmissione nella falda stessa dopo l’uso; b) Impianti a circuito chiuso, cui interno scorre un fluido termovettore.
Pur presentando indubbi vantaggi dal punto di vista energetico, entrambe le soluzioni possono però rappresentare un rischio potenziale per le falde idriche sotterrane, sia nella fase realizzativa che in quella gestionale.
Con il PTCP la Provincia ha ritenuto di subordinare il rilascio di autorizzazioni alle sonde geotermiche ad un apposito regolamento, predisposto dagli uffici provinciali nel corso dell’anno 2009/10.

La Giunta ha pertanto dato il via alla procedura finalizzata all’approvazione del “Regolamento per la realizzazione di impianti di scambio termico con sonde geotermiche a circuito chiuso (S.G.C.C.) orizzontali e verticali”, regolamento già previsto dal Piano provinciale di Coordinamento adottato dal Consiglio Provinciale nella primavera di quest’anno.
Tale procedura prevede che la bozza del Regolamento venga sottoposto ai soggetti interessati, i quali provvedono entro trenta giorni dalla data della presente comunicazione alla formulazione di osservazioni (entro il 13 novembre).
Successivamente il Consiglio, su proposta della Giunta, valuterà se accogliere o meno le osservazioni ed a licenziare il documento definitivo.
Il Regolamento, e la relativa documentazione a corredo, si possono scaricare possono essere visionati dalla sezione “Servizi – Risorse Idriche” del sito provinciale.