(Rinnovabili.it) – Aper sulla proposta del Nuovo Conto Energia
Gli operatori del settore si sono dichiarati preoccupati. Le indiscrezioni circolate sulla bozza del nuovo Conto energia non li hanno rassicurati anzi, al contrario, li hanno disorientati. Per questo l’Aper (Associazione produttori di energia da fonti rinnovabili) ribadisce oggi l’importanza d’evitare che si diffondano documenti “ufficiosi” deleteri per il mercato spaventando gli investitori, ma soprattutto la propria posizione in merito.
L’ultima bozza, consegnatale a fine gennaio dal Ministero per lo Sviluppo Economico, presenta per l’Associazione alcuni punti critici a partire dai tagli agli incentivi, ritenuti eccessivi in un momento in cui il mercato ha bisogno di sostegno e di politiche che ne implementino la crescita. Per questo l’Aper ha sottolineato l’inaccettabilità di un decremento annuale delle tariffe incentivanti superiore al 4% annuo.
Insieme alla reintroduzione del bonus del 10% per la sostituzione dell’amianto/eternit altri sono i punti da rivedere tra cui l’adeguata incentivazione per tettoie e pensiline per cui l’Associazione ha suggerito di seguire i valori stabiliti per gli impianti da istallare sugli edifici nonché l’incremento del potenziale previsto per impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative e impianti fotovoltaici a concentrazione, in modo da giustificare lo sviluppo di una filiera industriale nazionale.
Da eliminare sarebbero invece le limitazioni all’applicabilità del premio per l’efficienza energetica ricordando che, oltre alle modifiche, sono altrettanto importanti i tempi dell’approvazione che risultano vitali per la sopravvivenza del settore per cui una situazione di stallo prolungata potrebbe risultare altamente dannosa.
“Si osserva – si legge in una nota stampa – che se il recepimento di queste modifiche è ritenuto vitale per mantenere in salute il settore, altrettanta importanza va data alle tempistiche di approvazione ed emanazione. Non si faccia il gravissimo errore di rimandare ogni decisione a dopo le elezioni regionali”.