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Antitrust: rinnovabili più semplici con le Linee Guida

(Rinnovabili.it) – Approvare al più presto le Linee Guida redatte per favorire la concorrenza all’interno del mercato delle rinnovabili. Questa una delle osservazioni formulate oggi “dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato”:https://www.agcm.it/ in merito alla
disciplina in materia di produzione di energia elettrica da fonti alternative.
Fin dal 2003 – spiega l’Antitrust – il legislatore nazionale aveva previsto l’adozione di specifiche Linee Guida, da approvare in sede di Conferenza Unificata, su proposta del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con quello dell’Ambiente e quello per i Beni, in maniera tale da stabilire i principi per lo svolgimento del procedimento di rilascio dell’autorizzazione unica e così come quello per il corretto inserimento degli impianti nel paesaggio, con specifico riguardo agli impianti eolici.
Un gap attuativo quello presentatosi fino ad oggi che ha determinato una legiferazione autonoma a livello regionale a sua volta generatrice di puzzle normativi.
La mancanza di una legislazione unica che vada a sostegno delle diverse realtà rende sempre più spesso difficile l’approvazione di progetti destinati alla produzione di energia pulita.
Durante questi anni al loro posto sono state mano a mano autorizzate “leggi e atti di indirizzo privi di un comune denominatore che hanno dato origine a contesti normativi di riferimento significativamente difformi, con particolare riguardo alle condizioni richieste per operare nel settore. Ciò si è tradotto nell’introduzione di ostacoli diretti e indiretti nell’accesso al mercato, nonché di ingiustificate distorsioni della concorrenza tra operatori localizzati in diverse aree del territorio nazionale” si legge nella nota dell’Antitrust.
Oltre all’approvazione sarebbe poi necessario, a sentire l’opinione dell’Agenzia, che le Linee guida contengano almeno i *limiti massimi* riguardanti l’importo che i comuni e gli enti possono richiedere, definito in percentuale rispetto alla produzione prevista per ogni anno o in relazione alla capacità istallata, per portare al massimo la chiarezza nel mercato energetico da parte di tutti gli attori partecipanti.
Particolare attenzione anche per il tema delle *cauzioni*. Assegnate in caso di smantellamento degli impianti andrebbero, secondo l’Antitrust, determinate da terzi soggetti qualificati, in modo che possano quantificare in maniera oggettiva i costi richiesti da un intervento di questo tipo.

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