Rinnovabili

Andria, l’Age si rivolge al Sindaco su centrali a biomasse

“Gentilissimo Sindaco,
sono quattro anni che la nostra associazione, con i genitori tutti che aderiscono, opera in vari campi (scuola, ospedale, sociale) per il bene dei nostri figli, perché crediamo fermamente che questo si ottenga attraverso azioni concrete.E continueremo a farlo!!
Su molti fronti abbiamo assunto posizioni, riuscendo a riscuotere consensi e risultati.
Per l’ambiente e per mantenerlo sano ci siamo mossi più volte: per ridurre l’inquinamento atmosferico abbiamo, insieme al Forum, incentivato una mobilità più sostenibile; per la raccolta differenziata ci stiamo adoperando, con l’apporto degli insegnanti, per educare i bambini e le famiglie, affinché anche nella nostra città possa diventare una sana e consolidata abitudine.
La città sta crescendo in meglio.
Lei stesso, gentilissimo Sindaco, ha dato un apporto considerevole per la tutela dei nostri figli con una ordinanza giusta per combattere l’alcolismo giovanile, fenomeno che si sta registrando, con indici preoccupanti, anche nella nostra città.
Le Forze dell’Ordine stanno operando bene nella repressione per lo spaccio di droga.
Ma la notizia che in Consiglio comunale si stia discutendo nella costruzione di Centrali a Biomasse senza tener conto della nostra incolumità, senza informare la popolazione, ha suscitato molta indignazione tra i genitori, di cui l’A.ge. si fa portavoce con questa lettera aperta alla quale farà seguito ogni sorta di iniziativa che vada ad invalidare questa intenzione.
Le centrali a biomassa sono grossi inceneritori che bruciano ogni giorno enormi quantità di sostanze organiche, legna da ardere, rifiuti animali, residui agricoli, resti di lavorazione industriali, ma anche rifiuti urbani.
La combustione trasforma tutto questo materiale in composti tossici e pericolosi sottoforma di emissioni gassose, polveri fini (PM 2.5) , ceneri volatili, polveri fini ed ultrafini (NANO POLVERI) che non possono essere trattenute da nessun tipo di filtro industriale!
I Medici Chirurghi dicono che i principali effetti indagati sono comunque quelli legati ad un aumentato rischio di neoplasie solide ed ematologiche vale a dire che l’emissione di polveri fini (PM10) e ultrafini (trasportate dal vento anche a distanza di 50/60 km,), potrebbe causare tumori, ictus, infarto e malformazioni ai neonati, la fuoriuscita di diossine, che potrebbe causare linfomi, indebolire il sistema immunitario , ridurre la fertilità maschile e femminile, aumentare il rischio di aborti spontanei, provocare malformazioni, ridurre lo sviluppo neurologico dei feti e incrementare il rischio di diabete. Le diossine in particolare entrano nel ciclo alimentare e soprattutto nel latte materno e non esiste alcun filtro in grado di trattenerle.
Tutti questi problemi non esisterebbero con il riuso, il riciclaggio e il compostaggio dei rifiuti.
Siamo certi comunque che , come ha già dimostrato, Lei si adopererà perché quanto minacci la nostra salute si arresti”.

Exit mobile version