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Anche i polli bengalesi producono elettricità

(Rinnovabili.it) – I continui blackout energetici in Bangladesh dovuti alla mancanza di gas naturale stanno mettendo in ginocchio la nazione, soprattutto in relazione alla necessità di disporre d’elettricità per azionare le pompe d’acqua; secondo fonti governative il Paese, che per oltre il 90% dipende dall’energia generata da centrali alimentate a combustibile, ha una carenza nella produzione che supera la metà della domanda nazionale. In questa situazione d’emergenza un contributo potrebbe arrivare dai polli o per la precisione dalle deiezioni di tali animali da destinare alla produzione di biogas. Nel Bangladesh ci sono oltre 125 mila allevamenti di varie dimensioni e secondo il segretario dell’Associazione delle industrie del pollame bengalesi, Dott. MM Khan utilizzando solo il 10% delle escrezioni del settore avicolo entro tre anni si potrebbe realizzare un impianto con una potenza di 50 MW. I primi esperimenti li sta conducendo Advance Animal Science Ltd (AAS) facendo funzionare un piccolo sistema ibrido da 120 kW, realizzato al costo di circa 3800 dollari, a partire dagli escrementi forniti da 4220 industrie aviarie e 42 bovine. L’obiettivo spiega Khan è di ottenere ora il sostegno del governo, anche a livello finanziario, per l’installazione di tali impianti e raggiungere entro il 2021 una capacità di 500 MW dando dunque più respiro alla rete elettrica nazionale.
Il biometano da rifiuti sopratutto animali si presta dunque come una delle soluzioni più attraenti sul breve periodo, anche se c’è già chi pensa di compiere un vero e proprio salto evolutivo e passare direttamente escrementi umani. Secondo quanta riporta il mensile Focus in Norvegia sta per essere adottato un procedimento con cui ottenere metano dalla fermentazione dei detriti solidi recuperati dalle fognature!

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